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Siglata l’intesa per la prevenzione dei crimini informatici fra CELVA e Polizia postale

di Redazione

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È stato firmato ieri pomeriggio, 23 aprile, presso la Questura di Aosta, un protocollo d’intesa tra il Centro operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia postale e delle Comunicazioni Piemonte e Vd’A e il CELVA.

Erano presenti al momento della sigla il Questore di Aosta Gian Maria Sertorio, il Dirigente del COSC di Piemonte e Valle D’Aosta Manuela De Giorgi e il Presidente del CELVA Alex Micheletto.

L’accordo (che fa parte del più ampio ‘Progetto pro-c2si’) è finalizzato alla condivisione e all’analisi delle informazioni per prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti alle infrastrutture informatiche degli Enti locali. La partnership consentirà, infatti, di adottare procedure di intervento, nonché uno scambio di di informazioni utili per innalzare gli standard di sicurezza cibernetica.

Tra gli scopi principali dell’intesa vi è la prevenzione di indebite sottrazioni di dati, nonché il contrasto ad eventuali attacchi informatici che potrebbero minare la continuità dei servizi di pubblica utilità. Il protocollo prevede, altresì, lo svolgimento di attività formative congiunte sui sistemi e sulle tecnologie idonee al contrasto dei crimini informatici.

Il commento

A commentare l’intesa i vertici locali della Polizia e del CELVA. Il Questore, dott. Sertorio, ha evidenziato: “questo protocollo è un importante risultato della sinergia tra strutture dello Stato, che dialogano costruttivamente al fine di assicurare una sempre maggiore prevenzione in un ambito complesso quale è quello della sicurezza cibernetica”.

Parole sostenute anche dal presidente del CELVA, Alex Micheletto, che ha detto: “con la sottoscrizione di questo protocollo da parte del CELVA si rinnova il rapporto di collaborazione tra Enti locali valdostani e le Forze dell’Ordine. Una collaborazione che in questo caso si incentra su un tema di assoluta importanza per le amministrazioni locali che, in quanto soggetti erogatori di servizi pubblici e detentori di ingenti quantità di dati, necessitano di supporto nella prevenzione dei crimini informatici”.