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Aosta, 25 aprile: all’Arco d’Augusto compare il manifesto di Giorgia Meloni a testa in giù

di Giuseppe Manuel Cipollone

di Giuseppe Manuel Cipollone

Fra le diverse iniziative istituzionali in occasione della ricorrenza nazionale del 25 aprile, ad Aosta spunta anche una provocazione destinata a far discutere: oggi sotto la pensilina della fermata dell’autobus, all’Arco d’Augusto, è apparso il manifesto elettorale di Giorgia Meloni ma… a testa in giù.

Un gesto compiuto da ignoti, che hanno capovolto la gigantografia del Presidente del Consiglio adagiandola sulla parete in plexiglass della fermata.

Attualmente il gesto di appendere a testa in giù le immagini dei personaggi politici di destra, ritenuti nostalgici del fascismo, è un riferimento simbolico ai fatti avvenuti a Piazzale Loreto, a Milano, il 29 aprile 1945, ovvero quattro giorni dopo la data – che oggi viene celebrata dalla festività nazionale – in cui il CLN diede ordine alle formazioni partigiane di sollevazione generale e conquista delle città del nord Italia, in quel momento ancora in gran parte occupate dalle truppe tedesche.

In quella piazza milanese, come ritorsione ad una sanguinosa fucilazione subita dai partigiani nell’agosto del ’44 per mano dei repubblichini della ‘Ettore Muti’, il cadavere di Benito Mussolini, giustiziato il giorno precedente, insieme a quello dell’amante storica Claretta Petacci e di quanti rimanevano del Governo della RSI, venne appeso a testa in giù ad una pompa di benzina per essere esposto alla rabbia ed al ludibrio della folla.

Giuseppe Manuel Cipollone