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Francesca Sorrenti è Presidente dell’Associazione Produttori Lapidei e Riciclati VdA

di Redazione

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Ben 32 aziende iscritte, tutte valdostane e operanti nei settori delle cave e del recupero ambientale. Lunedì 22 aprile nella sede di Confindustria Valle d’Aosta è stata fondata l’Associazione Regionale Produttori Lapidei e Riciclati della Valle d’Aosta, che opererà a tutela di tre distinte categorie: cavatori di inerti, cavatori di pietre ornamentali e gestori dei centri di recupero ambientale.

Tre categorie diverse tra di loro che però hanno in comune diverse problematiche, che contano di affrontare – e di risolvere – tramite l’impegno associativo.

Il settore estrattivo è valutato da sempre per quanto sottrae all’ambiente piuttosto che per quanto offre – sottolinea la neo Presidente Francesca Sorrenti -. Sono molti invece i contributi che le cave e i centri di recupero inerti possono dare all’ambiente ed alle comunità locali diventando partner nella definizione della strategia dei fabbisogni di materiali necessari per una filiera industriale importantissima come il settore edile e nell’esecuzione delle grandi opere infrastrutturali. Ogni volta che costruiamo una casa o una strada utilizziamo ghiaia scavata in natura in una cava; questo dato di fatto, spesso, non lo si vuole vedere per convenienza comunicativa e per ambiguità. Siamo inoltre produttori di una delle nostre eccellenze nel mondo, le pietre ornamentali, che da secoli hanno arricchito il patrimonio artistico mondiale”.

La Presidente Francesca Sorrenti, della Secav Srl di Morgex, sarà affiancata da cinque Consiglieri: si tratta di Claudine Clusaz (Cave Chavonne Srl, Saint-Pierre) e Alberto Boldrini (Rival Srl, Nus) per i centri di recupero; Silvana Duclos (Irva Srl, Gressan) e Gian Luca Berger (Servival Srl, Issogne) per le cave di inerti e Mirko Chapellu (Chapellu Srl, Verrayes) per le cave di pietre ornamentali.

L’Associazione Regionale Produttori Lapidei e Riciclati della Valle d’Aosta nasce sulle ceneri dell’Assocave, realtà che ha operato in regione dal 1994 al 2019 e che riuniva al suo interno i rappresentanti delle cave di inerti. Proprio da questo gruppo è partita, qualche mese fa, l’idea di allargare i confini dell’associazione “a imprese che hanno problematiche simili”, continua la Sorrenti.

In attesa che nelle prossime settimane venga finalizzata una vera e propria raccolta di dati riguardanti sia i numeri delle imprese coinvolte, che le sensazioni del tessuto economico valdostano operante in queste realtà, nell’assemblea costitutiva di ieri sono comunque emersi alcuni temi che il direttivo dovrà affrontare fin da subito. 

Gran parte degli intervenuti ha lamentato difficoltà e lungaggini nei rinnovi delle concessioni autorizzative, fondamentali per proseguire l’attività delle imprese. E’ nostra intenzione – conclude la Presidente appena eletta – chiedere il prima possibile un confronto con l’Assessorato alle Opere Pubbliche, Territorio e Ambiente per capire quali sono le criticità che rallentano l’iter delle pratiche e come l’associazione può agire per dipanare questi problemi”.