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Sul caso dell’imposta di soggiorno arriva l’iniziativa PCP in Consiglio Valle

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di Redazione

Continua la battaglia del gruppo Progetto Civico Progressista sul tema della riscossione dell’imposta di soggiorno, introdotto dalla legge 10/2023, che evidenzia un ceerto malcontento fra gli operatori del settore.

Il casus belli verte sull’impossibilità, in Valle d’Aosta, per le piattaforme come Airbnb di procedere alla riscossione e al successivo versamento dell’imposta di soggiorno, sebbene questa si sia manifestata disponibile in tal senso. Un carico di burocrazia in più per gli operatori che, invece, al momento dovranno farsi carico direttamente per provvedere all’esazione della tassa e al successivo versamento a favore dei Comuni.

Con un’iniziativa al prossimo Consiglio Valle del 8 e 9 maggio – una mozione la cui prima firmataria è Erika Guichardaz -, il PCP chiede al Governo regionale di provvedere per snellire la procedura per esigere il tributo a carico degli operatori turistici. In particolare, si legge nell’iniziativa, PCP chiede che sulla piattaforma INVA per le locazioni turistiche venga aggiunta una funzionalità che semplifichi la procedura relativa all’imposta di soggiorno. Inoltre, il gruppo di minoranza chiede un adeguamento della normativa in analogia a quanto avviene a livello nazionale, consentendo alle piattaforme e soggetti intermediari di farsi carico direttamente degli adempimenti tributari.