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L’erede del ‘Aosta Calcio’ si presenta. Obiettivo: ridare una squadra da amare alla città di Aosta

di Redazione

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Si è svolta nella sala conferenze della Bcc all’Arco d’Augusto di Aosta la presentazione della società sportiva dilettantistica che promuoverà la rinascita dell’erede della mitica Aosta Calcio. Al centro della conferenza il progetto sociale e sportivo che il comitato direttivo – composto da Paolo Laurencet, Andrea Menegazzi, Simone Venuti e Luca Linzalone – vuole rilanciare attraverso la fondazione della società calcistica del capoluogo. 

A fare gli onori di casa ci ha pensato il consigliere comunale di Forza Italia, Paolo Laurencet, che ha ringraziato i presenti e, in particolare, i referenti della Lega Nazionale Dilettanti per il Piemonte e Valle d’Aosta, Christian Mossino e Marco Albarello

Laurencet ha detto: “Mio figlio di cinque anni è appassionato di Storia, spesso mi chiede gli eventi storici importanti avvenuti in una data giornata. Oggi mi sono permesso di dirgli che è rinata l’Aosta Calcio, una società carica di tradizione e fascino. Ad Aosta avverto un forte sentimento per questa squadra, noi proveremo a dare gambe a questo sentimento. Al momento gli artefici della rinascita sono in quattro: io, Andrea Menegazzi che si occuperà della direzione sportiva, Simone Venuti che si occuperà delle relazioni con gli sponsor, la logistica e i tifosi, nonché Luca Linzalone che tratterà i rapporti con la Federazione“.

Una qualche incertezza è emersa sull’utilizzo del nome ‘Aosta Calcio’ sul quale sono in corso degli approfondimenti legali. Ma aldilà del nome – ha detto Laurencet – “fra noi parleremo sempre di Aosta Calcio, perché ci ispiriamo romanticamente a quella esperienza calcistica“.  Il futuro primo dirigente dell’erede dell’Aosta Calcio ha poi concluso: “Questo è un progetto di lungo periodo, lavoriamo per una progettazione di base almeno triennale. Si tratta di un progetto sportivo, sociale e anche “romantico”. Tutti e quattro siamo stati  uomini di sport e ricordiamo come negli anni ’90 lo sport di squadra ad Aosta era una realtà tangibile, che contribuiva alla costituzione del senso di appartenza e comunità. Vogliamo lavorare sui giovani e sui ragazzi, per dare loro una attività sportiva guidata e uno spirito di appartenenza alla città che nel tempo si è perso. Come? Attraverso l’azionariato popolare, permettendo a tutti di partecipare e sostenere la squadra cittadina“. 

In seguito ha preso la parola Christian Mossino, il rappresentante della Lega Nazionale Dilettanti: “Credo molto in questa regione e nello sport che può esprimere. Mi fa molto piacere essere qui oggi, per questa iniziativa lodevole. La nascita di una nuova società in un momento come questo, dopo la pandemia, è una speranza di ripresa. Un segnale forte”. E poi commentando la questione del nome della futura società: “Purtroppo ci sono delle regole e non possiamo dire con certezza se il nome sarà definitivo, ma anche a fronte di questa ‘gabola’ la sostanza non cambia. Il primo progetto è buono, sarà un altro vanto per la Valle d’Aosta. Facciamo un grande in bocca al lupo alla società e vi porto i saluti del comitato regionale della Lega“.

Infine, è stato il turno del futuro direttore sportivo Menegazzi: “Saluto tutti i presenti e soprattuto i ragazzi che faranno parte di questa squadra. Tante persone ci stanno aiutando, il nostro percorso si focalizza in tre anni. Prima di ogni cosa noi vogliamo esser credibili, iniziando un percorso che rispetti i colori dell’Aosta Calcio e la tifoseria che è rimasta orfana da qualche anno della squadra.Purtroppo partiamo dalla terza categoria, ma tutti campionati meritano rispetto e non sarà semplice all’inizio“. Poi ha annunciato diversi nomi che contribuiranno al progetto tecnico e i due futuri allenatori: Roberto Blanc e Rocco Garbini.

E per quanto riguarda il campo? La chiosa finale l’ha posta di nuovo Laurencet, separando – almeno parzialmente – la questione del destino dello Stadio Puchoz da quello del progetto tecnico della squadra. Laurencet: “Per quanto riguarda i campi, evidentemente a noi piacerebbe giocare al Puchoz, però al momento non è disponibile. Il progetto della squadra va avanti lo stesso, per ora abbiamo chiesto il campo polisportivo di Regione Tsamberlet”. 

Giuseppe Manuel Cipollone