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Crisi del settore zootecnico: incontro tra Arev e rappresentanti regionali

di Redazione

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L’Assessore all’Agricoltura Sapinet e i dirigenti dell’Assessorato hanno incontrato, nella sede di Saint-Christophe, il presidente e il direttore dell’Association Régionale Eleveurs Valdôtains (AREV) per affrontare la delicata situazione che la zootecnia in Valle d’Aosta sta vivendo.

La riunione era stata programmata, in continuità con gli incontri dei mesi precedenti, in vista della scadenza per la presentazione delle schede degli interventi a favore del settore zootecnico nella nuova Politica Agricola 2023/2027, in particolare per quanto riguarda il benessere animale e i premi a superficie di natura ambientale.

Il confronto tra le Strutture dell’Assessorato e l’AREV su questi temi prosegue da tempo e quest’ultimo appuntamento è stata l’occasione per fare emergere nuove proposte da parte dell’Associazione, che saranno ora vagliate dagli uffici competenti.

L’incontro si è “focalizzato sui tanti problemi che stanno gravando sul mondo dell’allevamento – si legge in una nota -. In particolare, in questo periodo, c’è forte preoccupazione per la situazione dei pascoli montani, soprattutto in alcune aree della regione, per lo stato del manto erboso ma soprattutto per la carenza d’acqua per l’abbeveramento degli animali e per tutte le attività legate al funzionamento dell’alpeggio”.

Uno scenario tale che, per certe realtà, la demonticazione anticipata è più che probabile”. Per questa ragione gli uffici dell’Assessorato stanno lavorando al fine di proporre delle deroghe ai vincoli previsti dagli aiuti alla gestione dei pascoli e alla monticazione. A tal proposito, le parti tecniche e la componente politica si stanno già confrontando per proporre idonee misure a supporto del settore agricolo.

Intanto, da alcuni giorni, i tecnici e i periti di zona dell’Assessorato stanno effettuando dei sopralluoghi negli alpeggi della regione per verificare l’evolversi della situazione, un monitoraggio puntuale del territorio al quale contribuirà anche l’AREV, con segnalazioni e comunicazioni raccolte tra i propri associati.

Parallelamente – conclude la nota -, si adotteranno i decreti necessari, supportati dai dati del Centro funzionale e della Protezione Civile, per riconoscere la criticità di deficit idrico”.