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Verso lo scioglimento di AIDO VdA, l’ex direttivo regionale: “la vera vittima è la cultura del dono”

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di Redazione

La vicenda travagliata che sta vedendo dilaniare l’AIDO – tra sezione valdostana e nazionale – è sbarcata in Parlamento con un’iniziativa del Deputato Manes. Nel 2021, infatti, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (AIDO) della Valle d’Aosta è stata posta sotto commissariamento in seguito alla modifica dello Statuto nazionale, poiché nella nostra regione non erano presenti le sezioni comunali. Il Deputato unionista ha evidenziato in Parlamento le specificità del territorio valdostano che rendono impossibile per la sezione AIDO regionale uniformarsi ad una Statuto scritto in base ad altre parti del Paese.

Intanto, “La vera vittima è la cultura del dono” sostiene in una nota il direttivo decaduto dell’AIDO Valle d’Aosta. “Il percorso intrapreso dall’ex direttivo regionale sin dalla sua formazione – si legge ancora – è sempre stato guidato dall’impegno costante e dall’obiettivo univoco di promuovere e informare sul tema della donazione di organi e tessuti. Questa mission, come volontari, ha sempre rappresentato la nostra principale motivazione e continua a guidarci in tutte le nostre azioni quotidiane”.

Nonostante l’espulsione come volontari, l’ex direttivo si è detto costantemente alla ricerca del dialogo e il confronto per preservare l’esistenza dell’AIDO VdA. Ricerca al momento, però, infruttuosa. La sezione valdostana lamenta la mancanza di risposta ad una lettera inviata a Roma addiritttura nel maggio scorso. Tentativo anch’esso di conciliare le parti, ma risultato al momento inefficace.

Intanto, il Min. Calderone – specificando come non si tratti di una competenza diretta del Ministero – ha annunciato che verrà posta in essere un’azione per riappacificare le parti, in una vicenda dai contorni davvero delicati.