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Per il Tar il gay pride non è una manifestazione politica: respinto il ricorso della Lega. Intanto vi sveliamo il programma dell’Aosta Pride 2023…

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di Giuseppe Manuel Cipollone

Il Tar della Valle d’Aosta ha respinto il ricorso presentato dalla Lega Valle d’Aosta che contestava la concessione di un contributo di poco inferiore a 10.000 euro e il patrocinio da parte dell’amministrazione comunale al gay pride di Aosta.

Il Tar valdostano – con sentenza dei giudici amministrativi Silvia La Guardia, Antonio De Vita e Rosanna Perilli – pur riconoscendo l’interesse legittimo alla presentazione del ricorso da parte del movimento politico, ha anche legittimato il contributo concesso all’Aosta Pride in quanto la manifestazione “deve essere qualificata come attività di inclusione sociale e di promozione culturale del rifiuto di ogni discriminazione per cui il patrocinio comunale, alla stessa concesso, si rivela coerente con i requisiti oggettivi indicati nel regolamento comunale”.

A non aver trovato accoglimento da parte dei giudici è stata l’obiezione del Carroccio secondo la quale il gay pride ha una eminente connotazione politica e non culturale, pertanto non rientrando nella disciplina dei patrocini.

Tesi non accolta dal Tar che – nonostante la presenza di un manifesto politico dell’Aosta Pride – ha sottolineato che non emergono elementi chiari per poter definire “la natura politica dell’iniziativa promossa dall’associazione”. I giudici spiegano che “la qualificazione di un manifesto di intenti come politico e l’adesione ad esso di partiti e di movimenti politici non sono infatti elementi idonei a trasformare un’attività di promozione di politiche sociali inclusive e non discriminatorie in attività politica in senso proprio, che è quella attraverso la quale i singoli ed i gruppi concorrono a determinare il funzionamento delle istituzioni democratiche”.

Siamo molto soddisfatti della sentenza del Tar – ha dichiarato il presidente di Arcigay VdA, Giulio Gasperini perché seppur non ce ne dovrebbe essere bisogno, viene riconosciuto il ruolo delle associazioni che, come scritto negli atti, concorrono a determinare il funzionamento delle Istituzioni democratiche. Arcigay Valle d’Aosta Queer Vda assieme a tutto il Comitato Aosta Pride, lavora quotidianamente secondo i propri fini statutari e secondo la volontà di costruire una società che rifletta concretamente l’articolo 3 della nostra Costituzione”.

Il programma “ufficioso” del prossimo gay pride di Aosta

Rinsaldati dalla sentenza favorevole, il comitato promotore dell’evento si appresta a organizzare un week-end di nuove iniziative anche nel 2023. Quest’anno, al contrario che nel 2022, non si dovrebbe svolgere la marcia per le vie del capoluogo, prevista solo biennalmente.

Di seguito il programma preliminare e in corso di definizione da parte del comitato promotore del Pride Week 2023, che prevede un’iniziativa rivolta ai bambini, un appuntamento con “drag queen e drag king” e una conferenza da tenere in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta.

Programma “ufficioso” dell’Aosta Pride 2023

Giuseppe Manuel Cipollone

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