Mangiare bene alle mense scolastiche è un miraggio? A volte viene da pensarlo, viste le oramai croniche lamentele dei bambini e dei genitori. Ma esempi virtuosi, forse, ancora vengono custoditi. E la cosa migliore è che non è impossibile trovarli, senza clamori sono sotto gli occhi di tutti. E’ il caso dell’Istituto San Giuseppe ad Aosta, il noto complesso scolastico paritario, con annesso collegio e doposcuola.
Nelle scorse settimane infatti l’istituzione scolastica ha ricevuto una visita del Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri, meglio conosciuti come Nas, terminata con gli apprezzamenti degli uomini dell’Arma.
Niente trappole per topi o segni di attività di derattizzazione, ma una visita che ha fatto emergere una situazione in piena regola. Cantine e locali per la custodia del cibo puliti, qualità dei prodotti, etichette ben disposte e un ordine complessivo ineccepile.
A confermare la visita dei Nas il responsabile della mensa del ‘San Giuseppe’, Maurizio Fontolan, che raggiunto telefonicamente da AostaNews24 ci descrive un modello di servizio refezione per bambini tanto antico quanto custodito con cura: “la nostra mensa è amministrata completamente da personale dipendente dell’Istituto, gli acquisti vengono gestiti internamente da noi. Sicuramente si tratta di un modello risalente nel tempo, ma da noi è sempre stato così da 60 anni, da quando siamo nati”.
E chissà che fra i problemi inestricabili come appalti indecifrabili, rimpalli tra Comune di Aosta, Usl e aziende che gestiscono il servizio, la soluzione non sia già lì. Da sempre lì, anche se spesso ci si gira dall’altra parte: è la vecchia e un po’ obsoleta cuoca della scuola, che cucina un po’ meno come un’industria e un po’ più come le nostre care nonnine.
Giuseppe Manuel Cipollone