Marco Camandona, alpinista valdostano noto per le sue numerose spedizioni in tutto il mondo, è partito per il Pakistan, per scalare i Gasherbrum I e II, nel massiccio del Karakorum.
Il Gasherbrum è un gruppo montuoso localizzato nella regione Nord-Orientale del Baltoro nella catena del Karakorum. Il massiccio contiene ben tre cime che superano gli 8.000 metri. Questi giganti montuosi, situati al confine tra il Pakistan e la Cina, sono tra le mete più ambite dagli alpinisti di tutto il mondo.
Per Camandona vuol dire chiudere un cerchio iniziato tanti anni fa, nel 1998: quello di coronare un grande sogno chiamato 14 x 8.000 mt senza ossigeno supplementare: ovvero scalare tutte le montagne che superano gli 8.000 metri di altezza situate in tutto il mondo.
Ad accompagnarlo sarà Dante Luboz insieme ad un compagno di cordata straordinario, la Guida Alpina Abele Blanc, uno dei pochi alpinisti italiani ad aver scalato tutti i 14 Ottomila, colui che lo ha introdotto all’alpinismo. Partiti a metà giugno, i tre procederanno con l’avvicinamento al campo base a quota 5100 mt lungo il ghiacciaio del Baltoro, arrivato al CB inizierà una seconda fase di ascensione verso i campi alti (fase di acclimatamento).
L’obiettivo, dopo tale fase è di concatenare il G1 e il G2, senza scendere al campo base, senza l’utilizzo di ossigeno supplementare e con più rapidità d’azione possibile. Le ascese alle vette sono previste tra metà e fine luglio.
Il Karakorum è rinomato per il suo terreno complesso e le condizioni meteorologiche imprevedibili, che rendono ogni spedizione un’impresa ardua. L’obiettivo di scalare e concatenare entrambe le vette nella stessa spedizione aggiunge un ulteriore livello di difficoltà e ambizione alla missione di Camandona.
Tra il 23 e il 30 giugno 1984 Reinhold Messner e Hans Kammerlander realizzarono il primo concatenamento del Gasherbrum II e Gasherbrum I, senza passare dal campo base, senza rifornimenti di materiale e viveri preventivi e senza incontrare altri alpinisti. Si trattò del primo concatenamento in assoluto di due ottomila.