La spaccatuta è di quelle sonore: La Renaissance Valdôtaine annuncia l’adesione di tre membri di peso del direttivo di Pays d’Aoste Souverain, definendo – de facto – una frattura nel movimento indipendentista deciso invece ad aderire all’alleanza capitanata dall’UV.
“Possiamo finalmente comunicare con estremo piacere che oggi tre delle persone di spicco del movimento di Pays d’Aoste Souverain entrano nel movimento di La Renaissance Valdôtaine lasciandosi alle spalle, anche con comprensibile fatica, una parte importante della loro Storia e vita politica: sono Daniela Amato, Philippe Milleret e Henry Truchet”, si legge nella nota che annuncia l’adesione.
“La loro scelta è motivata dal fatto che hanno trovato in noi un movimento con il quale puntare con concretezza a cambiare il sistema Valle d’Aosta (…) ed una reale applicazione dello Statuto della nostra Autonomia speciale (…)”.
“Grazie alla disponibilità di tutte le forze di centrodestra – conclude la nota -, La Renaissance Valdôtaine sente di poter garantire a questi valdostani doc e veri nell’animo, di poter intraprendere un cammino finalizzato all’attuazione del nostro Statuto speciale, cammino che da 80 anni è bloccato da forze politiche che solo a parole, ma non di fatto, dicono di lavorare in tal senso”.
Le motivazioni dei tre uscenti da PAS
Non certo dei nomi qualunque, ma tre membri del direttivo e volti noti di Pays d’Aoste Souverain hanno deciso di lasciare a sopresa – e in modo sofferto – il partito indipendentista, considerato oramai a traino dell’Union Valdôtaine. A spiegare – anche a nome di Philippe Milleret e Henry Truchet – è l’ex dirigente di PAS Daniela Amato, che scrive: “sono passati due anni da quando abbiamo osservato da vicino la Réunification e oggi non ci sono, a nostro avviso, le condizioni per fare una coalizione seria, costruttiva e soprattutto pragmatica con loro”.
“La Réunion – mette nero su bianco Amato – è una questione di numeri o di ideali? Crediamo che la prima sia la risposta più corretta e noi non possiamo accettare che i veri ideali di chi ama e vive la Valle d’Aosta vengano messi in secondo piano rispetto ai numeri che tanto angosciano chi vuole mantenere un ruolo di potere a tutti i costi. Visto l’accordo di PAS con L’Union Valdôtaine il movimento si spacca“.
“Proponemmo al Direttivo di PAS, già nel mese di aprile, la possibilità di aprire un dialogo su punti concreti con la Renaissance Valdôtaine, ma la proposta fu respinta alla luce degli accordi già presi da La Renaissance con i partiti del Centrodestra. Autonomia, autogoverno e zona franca per noi non hanno colori!”, tuona l’ex dirigente di PAS.
E poi la bordata definitiva: i tre non solo aderiranno a Renaissance Valdôtaine, ma saranno regolarmente candidati alle prossime elezioni regionali in quota del movimento fondato da Giovanni Girardini.