La raccolta firme lanciata da Jean-Pierre Boch – dopo la prematura morte della figlia minore – che chiedeva di consentire l’accesso a entrambi i genitori al reparto di pediatria del Beauregard, ha smosso non solo tantissime coscienze fra i firmatari ma anche l’USL della Valle d’Aosta.
L’Azienda sanitaria regionale, infatti, spiega che d’ora in avanti la procedura di ammissione dei genitori verrà cambiata, consentendo – in via ordinaria – l’accesso sia della mamma che del papà. Spiega però l’USL: “la norma attualmente in vigore prevede l’accesso di un solo genitore, con la possibilità di ammettere entrambi i genitori su richiesta e previa autorizzazione del responsabile del reparto o del pediatra di turno. Tale procedura è stata adottata per evitare il sovraffollamento del reparto, riducendo il rischio di infezioni nei bambini ricoverati e garantendo una gestione più efficace delle risorse disponibili”.
“Infatti – continua la nota – in condizioni di piena occupazione, la presenza di un solo genitore per paziente porta a un totale di circa 30 persone nel reparto, numero che salirebbe a 45 in caso di accesso di entrambi i genitori, senza contare i piccoli pazienti e i loro accompagnatori presenti nel Pronto Soccorso Pediatrico”.
Questa prassi di consentire l’accesso ad un solo genitore in reparto, in effetti, è in linea con quanto stabilito da molti altri ospedali italiani.
“Tuttavia – annunciano le autorità sanitarie regionali – consapevole della sensibilità del tema e dell’attenzione sollevata dalla recente iniziativa lanciata online, l’Azienda ha deciso di modificare la procedura per consentire di regola l’accesso di entrambi i genitori”.
“Resta inteso che il pediatra potrà limitare, ogni qualvolta lo ritenga necessario, il numero di persone presenti, valutando particolari situazioni di rischio infettivo o necessità assistenziali specifiche, basandosi sul principio fondamentale della pratica medica: primum non nocere”.