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Il blocco del Fréjus intasa il traffico al Traforo del Bianco. Testolin: “le ragioni per il raddoppio sempre più evidenti”

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di Redazione

Il raddoppio della canna del tunnel del Monte Bianco ritorna in primo piano in seguito dell’evento franoso di ieri, avvenuto in Savoia, precisamente nell’area della Maurienne. La frana – le cui immagini stanno facendo il giro del web – è avvenuta a pochi chilometri dal tunnel del Fréjus, il quale è stato temporaneamente chiuso ai veicoli pesanti.

“Una delle nostre considerazioni, sollevata anche con l’inviato di missione del ministero francese dell’Ambiente, era stata quella relativa ad un’eventuale chiusura o blocco di altre strutture sull’arco alpino che avrebbero potuto paralizzare i traffici transfrontalieri”, ha spiegato in conferenza stampa il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin. Ipotesi che si sarebbe confermata con l’evento franoso di ieri e il relativo riversamento del traffico pesante sul Traforo del Monte Bianco, attualmente intasato dai mezzi e con alcune ore di attesa davanti.

Per queste ragioni, secondo Testolin, il raddoppio del tunnel non sarebbe più procrastinabile, per ragioni di sicurezza che si fanno “sempre più evidenti”.