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Il blocco autonomista si presenta: “il perno della coalizione per le amministrative di Aosta saremo noi”

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di Giuseppe Manuel Cipollone

Formalizzare quanto era emerso nei giorni scorsi sui giornali: oggi l’Union Valdôtaine e gli Autonomisti di Centro (Rassemblement Valdôtain, Stella Alpina e Pour l’Autonomie) hanno indetto una conferenza stampa per ratificare l’alleanza per le elezioni amministrative di Aosta. Non un passo in più, anche se molto – anzi la sostanza – è ancora nel non detto.

Al tavolo i Presidenti e i Segretari dei rispettivi partiti: Joel Farcoz per l’UV, Aldo di Marco per Pl’A, Stefano Aggravi per RV e Ronny Borbey per SA. A fare gli onori di casa è l’unionista, che introduce subito: “questo è un accordo per un progetto a guida autonomista, aperto a tutte le forze moderate che vogliono governare con serietà la città. Ci si è focalizzati troppo sui nomi fino adesso, ma siamo in una fase ancora preliminare, ovvero definire il perimetro delle forze politiche che vorranno aderire”.

Un progetto non contro qualcuno, specifica Farcoz, anche se la premessa è che si riparte da un foglio bianco: “Gianni e Josette sono persone estremamente intelligenti, la loro amministrazione è stata coraggiosa, con effetti che si vedranno negli anni”.

Cauto ma più incisivo Aggravi, che aggiunge: “la personalizzazzione non rappresenta il cuore di questa fase, la concretezza di un programma che andrà verso una condivisione lo è. Ad aprile avevamo lanciato un appello, per interlocuire con le forze politiche, le risposte più concrete le abbiamo avute dall’UV. Su Aosta ci sono state delle criticità, che spesso non dipendono solo dall’Amministrazione ma dal contesto che viviamo”.

Sulla stessa linea Di Marco (Pl’A), che sottolinea: “vivo la città a qualsiasi ora del giorno e della notte. Delle cose vanno migliorate. Bene le grandi opere, ma serve anche vicinanza alla cittadinanza e attenzione alle cose che toccano da vicinissimo i residenti, come il verde pubblico e la sicurezza”.

Il più diplomatico è lo stelluto Borbey, che conclude: “si tratta di un progetto in divenire, dirvi oggi troppi elementi di questo accordo sarebbe una mancanza di rispetto verso le altre forze civiche e politiche che di siederanno eventualmente al tavolo. Il progetto resta aperto. Sicuramente dobbiamo puntare sull’identità alpina di Aosta e rafforzare il legame con l’Università, Aosta dovrebbe diventare una città universitaria come altre realtà virtuose”.

Bocche cucite invece su eventuali nomi, ovviamente il riferimento corre subito al ruolo di Sindaco e Vicesindaco. Per tutti ogni ipotesi sui volti che dovranno incarnare questa formula politica diversa sarebbe prematura. Ma – ammettono i quattro neo-alleati – il tempo è tiranno, tutto sarà sul tavolo a tempo debito.

E sulle regionali? Farcoz chiosa lapidario: “work in progress”.

Giuseppe Manuel Cipollone

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