Da ieri, domenica 8 giugno, un’intensa foschia avvolge il cielo della Valle d’Aosta. Non si tratta di un fenomeno locale, ma di un effetto indiretto degli incendi che stanno devastando le foreste del Canada. Lo conferma l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA Vd’A), che sta monitorando attentamente la situazione.
Le correnti atmosferiche hanno infatti trasportato le particelle ultrasottili (PM1) originate dalla combustione attraverso l’Oceano Atlantico, fino a raggiungere le Alpi.
“Il fenomeno – spiega per ANSA Vd’A il tecnico Henri Diemoz – era già visibile in Francia e ora si è spostato sulla nostra regione. Le particelle inferiori a un micron sono quelle più penetranti e pericolose, la loro concentrazione ieri è rimasta sotto i limiti di legge”.
Le zone maggiormente colpite risultano quelle del fondo valle, come nella Plaine, dove la foschia si è fatta più densa. I modelli previsionali segnalano venti che potrebbero continuare a trasportare queste particelle anche nei prossimi giorni. Per quanto riguarda invece i rischi sanitari, Diemoz invita alla prudenza: “non essendo medici, non possiamo dare indicazioni cliniche, ma consigliamo cautela: le persone più sensibili dovrebbero limitare l’esposizione all’aria aperta”.
L’evoluzione del fenomeno è ancora incerta. Le prossime ore saranno decisive per capire se e quanto la foschia persisterà sopra la Valle.