Una semplice dimenticanza? Il dubbio rimane lì, un po’ in sospeso, uscendo dalla conferenza stampa indetta dalla Lega Vallée d’Aoste questa mattina – 23 febbraio – presso la sala riunioni della sede dei gruppi consiliari a fianco a Palazzo regionale.
La stessa Lega che ha tirato fuori a sorpresa un parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici – organo consultivo – in cui sarebbero contenute delle valutazioni abbastanza trenchant sull’opportunità di una completa elettrificazione della linea Aosta-Ivrea. Parere che viene espresso in occasione delle opere pubbliche che costano oltre i 100 milioni di euro, ma che – è bene specificare – non è vincolante. Parere, però, che risalirebbe ad almeno luglio 2022, più di un anno e mezzo fa.
Il parere del Cslp
Nel parere di 40 pagine – sostiene la Lega – ci sarebbero diverse valutazioni tecniche che porterebbero a delle conclusioni analoghe a quelle espresse in Consiglio Valle proprio dal Carroccio, ossia che la spesa ingente – forse – non è ben giustificata a fronte di vantaggi irrisori in termini di riduzione dei tempi di percorrenza della tratta ferroviaria e dell’impatto ambientale.
Si legge, per esempio, in un passaggio del parere fornito in conferenza stampa: “la documentazione (fornita al Cspl) risulta carente per quanto concerne l’individuazione delle alternative e l’analisi della fattibilità economica e sociale (analisi costi-benefici)” o ancora “manca qualunque riferimento di tipo quantitativo” e “nessun elemento di confronto per gli aspetti di contenimento del consumo energetico è stato considerato”.
Il Consiglio superiore dei lavori pubblici, dunque, avrebbe espresso – sebbene in modo non vincolante – un parere relativamente scettico sulla bontà di una elettrificazione completa della linea, mettendo nero su bianco una frase che è tutto un programma: “considerato che il finanziamento pubblico richiesto per l’intervento non migliorerà il numero e la velocità dei collegamenti tra i due capoluoghi, si ritiene che almeno debba essere dimostrata una migliore efficienza energetica. (…) la convenienza energetica dovrebbe essere dimostrata”.
Il caso politico
Fatto sta che questo parere, così evocativo e che avrebbe potuto orientare delle decisioni del Consiglio Valle diversamente, non è mai giunto per essere discusso nella commissione regionale dedicata ai trasporti. Almeno secondo Simone Perron – Consigliere regionale del Carroccio – che ha tenuto i passaggi principali della conferenza stampa.
Il tema può facilmente diventare uno scontro politico, ma Perron ci tiene a specificare: “noi non siamo qui con la volontà di bloccare il progetto, ma il tema è complesso e – a questo punto – non è facile stabilire se tutte le valutazioni circa l’elettrificazione siano state fatte correttamente”.

Lo stesso Perron poi puntualizza: “al momento non ci è possibile sapere se – successivamente al parere – RFI o altri soggetti coinvolti abbiano risposto o abbiano prodotto delle controdeduzioni che rispondessero puntualmente agli elementi emersi. Ma a noi non è mai stato notificato nulla, né il parere né eventuali risposte”.
Né secondo il Consigliere regionale vale l’adagio secondo cui, visto che i soldi per elettrificare la tratta non arrivano dalle casse regionali, tutto dovrebbe essere considerato adeguato: “si tratta sempre di soldi pubblici, dei contribuenti”, ricorda.
La Lega annuncia così battaglia, di volerci vedere chiaro, perché da tempo – sostiene il movimento – chiede che vengano valutate eventuali alternative ad un progetto che non porterebbe benefici reali, nato sotto l’egida dell’ex Assessore ai Trasporti Chiara Minelli di PCP e poi solo continuato anche dall’attuale maggioranza Testolin.
All’epoca dei fatti, luglio 2022, il periodo in cui sarebbe datato il parere, in effetti, il Presidente della Regione e Assessore ai Trasporti ad interim era ancora Erik Lavevaz. E che lo scontro politico – che si preannuncia – potrebbe anche diventare una potenziale storia di soffiate e contro-soffiate, lo indica prima di tutto la presunta (e alquanto strana) mancata “notifica” alla commissione regionale competente. Ma anche il tempismo con cui il parere, proprio ora, è stato segnalato all’opposizione leghista, emergendo così a pubblico dominio. Il mal di pancia sull’elettrificazione della ferrovia, nelle stanze dei bottoni, non potrebbe essere più dolente.
Giuseppe Manuel Cipollone