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Cime bianche, l’anteprima sul quotidiano Telegraph scatena le polemiche

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di Redazione

Secondo un articolo del quotidiano britannico The Telegraph pubblicato mercoledì 8 marzo scorso, la realizzazione del contestato progetto di collegamento funiviario nel vallone di Cime Bianche avrà un costo di 88 milioni di sterline, equivalenti a circa 100 milioni di euro.

L’impianto sarà composto da due tratte e ogni cabina potrà trasportare fino a 26 persone. Il Presidente della Cervino spa, Federico Maquignaz, in anteprima sull’articolo si sarebbe detto fiducioso che il piano otterrà l’approvazione del governo regionale della Valle d’Aosta, una volta che lo studio di fattibilità sarà esaminato questa primavera.

Nonostante le polemiche legate all’impatto ambientale, Maquignaz ritiene che la costruzione della cabinovia non danneggerà la natura circostante poiché non è prevista la costruzione di una pista. La realizzazione del collegamento di Cime Bianche unirebbe le piste di Zermatt in Svizzera, Cervinia e il Monterosa ski a Champoluc, Gressoney e Alagna, creando uno dei più grandi comprensori sciistici al mondo.

Polemiche sull’articolo del Telegraph

Da più parti arrivano attacchi al Presidente della Cervino spa, accusato di aver fatto una fuga in avanti sul giornale inglese. Sul piede di guerra il PCP, ma anche il Cai valdostano e il Comitato Ripartire dalle Cime Bianche. Tutti chiedono come possa la Cervino spa divulgare elementi e dettagli sul progetto di costruzione che, al momento, non sono ancora stati vagliati dal Consiglio Valle.

A rintuzzare la polemica, stamane, anche il post del vicecapogruppo della Lega VdA Stefano Aggravi. Per il leghista il Consiglio regionale sarebbe stato palesemente superato, facendo venire meno il “principio di centralità” della massima istituzione regionale, che in linea di principio è stato decantato dalla nuova maggioranza.

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