Sembra il momento di quiete prima della tempesta, questi giorni lenti di un maggio uggioso in cui si sentono solo le prime avvisaglie della campagna elettorale in arrivo. Così fra l’elezione di Papa Leone XIV, grandi preparativi e scenari ancora troppo fumosi per atteggiarsi a sicumera, i partiti danzano in punta di piedi in attesa di capire le “regole del gioco” per le votazioni.
Incertezza che si riflette su tutti i candidati di punta, o aspiranti tali, nel risiko della politica valdostana, ma che più di altri vede in bilico l’attuale Sindaco del capoluogo Gianni Nuti. Tanto da spingere il PD, in un recente comunicato, ad evocare chiarezza sulle alleanze, ma anche garanzie di continuità “sul lavoro compiuto” a livello amministrativo ad Aosta. Comunicato accolto con un grande silenzio da parte dell’UV.
In realtà, in pieno stile strapaesano, sono tante le voci che si rincorrono, ma una appare più ricorrente delle altre: dagli autonomisti sembra prevalere la voglia di un cambio di immagine, tanti e troppi sono gli scivoloni di una Giunta comunale “ambientalista” che si è incartata sui suoi stessi cavalli di battaglia. L’ultimo boomerang, che pare aver minato le convinzioni anche dei più lealisti, è la grande campagna comunicativa che pubblicizzava il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti di Aosta. Un sistema – con la tessera per gettare l’indifferenziato – che avrebbe dovuto premiare economicamente i cittadini più virtuosi nella raccolta differenziata e che, invece, ha visto un’amara ammissione da parte della Giunta: di risparmi non ve ne saranno per nessuno. Una figuraccia politica in cui è la credibilità del Vicesindaco Josette Borre ad esser stata messa alla berlina, con non pochi rammarichi da parte unionista verso gli alleati (di oggi).
Secondo alcuni, poi, lo stesso Sindaco Nuti – intuita l’aria – si starebbe preparando ad una battaglia campale, ma certo i precedenti non sono dei più favorevoli: il comitato personale lanciato dall’ex Sindaco Fulvio Centoz nel 2020, scaricato proprio per appoggiare Nuti, fu un fiasco sonoro e suona un po’ come monito oggi. E così un autonomista solitamente ben informato, si lascia sfuggire con noi: “servirebbe una donna, una figura nuova che possa sparigliare le carte”. Nulla più.
E che si tratti di un tentativo di sviare la pista dal vero candidato, o che – in effetti – questo candidato ancora non sia nemmeno nei “pensieri di mamma e papà”, una cosa è certa: il Sindaco Gianni Nuti è in bilico, anche se per ora tutto tace.
Giuseppe Manuel Cipollone