Si è aperta l’ennesima buca per le strade di Aosta: questa volta è toccato a Corso Saint-Martin-de-Corléans, all’altezza della rotatoria che smista il traffico con Via Monte Grivola, Via Capitano Chamonin e Rue des Regions, a due passi dal Q.Cogne. Ieri sera la carreggiata in direzione Sarre risultava chiusa al traffico.
Fortunatamente non si annuncia una voragine drammatica, vedasi quella che ha colpito Via Monte Vodice, ma semplicemente un buco profondo nell’asfalto: tanto è bastato affinché fosse necessario il transennamento e il posizionamento della segnaletica di emergenza, ennesimo monito che pone delle incognite sull’integrità del sottosuolo nel capoluogo. All’origine del cedimento una probabile perdita dalla rete dell’acquedotto.

Così l’Amministrazione Nuti – e nel caso di specie dell’Assessore comunale ai Lavori pubblici Corrado Cometto – si appresta ad affrontare una campagna elettorale con un forte vento che soffia contrario. Tra incertezze e discontinuità annunciate dalla coalizione autonomista, le polemiche con le forze sociali – vedasi l’attacco frontale di ieri perorato da Confcommercio Vd’A – e una cittadinanza che in quanto a malcontento sembra sempre più esplicita sui social, Nuti si trova in una posizione molto difficile. E a poco valgono le repliche del Primo cittadino, che ricorda i “grandi cambiamenti” in corso nella città, a partire dalle zone periferiche (leggi qui la replica completa del Sindaco Nuti all’attacco di Confcommercio).
Quelle di Nuti sembrano sempre più declamazioni di principio, grandi progetti, di cui si vedono solo cantieri e tante incognite su come mantenere queste opere in futuro. A mancare invece sono la gestione quotidiana della città: la cura del verde pubblico, la qualità di strade e marciapiedi, la gestione del servizio e il contenimento dei costi per la raccolta dei rifiuti, la compromissione del numero e della distribuzione dei parcheggi in centro, affollato di lavoratori in arrivo da tutta la Valle.
E non ultimo alcune affermazioni tronfie, come ad esempio la sfida lanciata a chi eventualmente gli seguirà nel “tornare indietro” sulla pista ciclabile: ecco forse ha ragione il Sindaco, sarà molto difficile tornare indietro sulla pista ciclabile. Personalmente però non riterrei un vanto esser ricordato come il Sindaco artefice dell’opera pubblica meno frequentata di Aosta.
Giuseppe Manuel Cipollone