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Tribunale Aosta – Presidente Gramola: “Abbiamo problemi di organico”

di Redazione

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Il presidente del tribunale di Aosta, Eugenio Gramola chiede al Ministero della Giustizia almeno due giudici in più.

Ad annunciarlo è stato lo stesso Gramola in una conferenza stampa tenuta questa mattina: “Sto approntando una missiva al Csm e al ministero per ottenere un ampliamento dell’organico, ormai insufficiente. Occorrono due magistrati in più, in modo da avere un secondo gip e un secondo gup – ha dichiarato il presidente – Entro la fine dell’anno, infatti, si dovrebbe procedere alla revisione delle piante organiche. Quella del tribunale di Aosta prevede ad oggi sette giudici togati, ed è al completo. Sono presidente da poco più di un anno ma sono qui da 30 anni e non si è mai verificato un flusso di procedimenti penali così alto e di qualità così elevata come nell’ultimo anno. In dettaglio, sono passati dai 1.937 del 2017 ai 2.292 del 2018, circa un 15 per cento in più. Dal maggio dell’anno scorso la procura ha coperto completamente l’organico, con quattro sostituiti e un procuratore particolarmente efficiente (Paolo Fortuna, insediatosi nel luglio 2017, ndr) che ha organizzato l’ufficio nel migliore dei modi. Così la procura “produce di più e anche meglio”.

Una delle principali sofferenza del tribunale consiste nell’avere un unico GIPL’unico gip, Giuseppe Colazingari, è sommerso di lavoro, non è pensabile che una persona produca oltre l’umano – ha detto Gramola – Ne è un esempio il sequestro del bar Rocce Nere di Cervinia, chiesto dalla procura per bloccare un presunto abuso edilizio durante la ristrutturazione e disposto solo mesi dopo dal giudice, a lavori ultimati e con il locale (poi riaperto, mantenendo il sequestro della mura) che aveva quasi ultimato la stagione”.

Gramola fa il confronto con il tribunale di Biella, dove la procura ha tre sostituti, ci sono appena 105 fascicoli in più rispetto ad Aosta.

“I giudicanti a Biella sono 11, contro i nostri 7. Inoltre hanno sei giudici onorari, rispetto ai nostri tre con cui devo anche coprire il giudice di pace. Su questo fronte ho scritto al Csm perché tra un mesetto scade la supplenza al giudice di pace. Serve una deroga per poterne fare una terza. Rispetto ad altri tribunali di dimensioni analoghe, quello di Aosta è poi inserito in un territorio con un Consiglio regionale e due trafori, uno dei quali porta molto lavoro con decine di arresti l’anno per reati legati all’immigrazione”.

Per risolvere il problema Gramola Riguardo ha le idea chiare ossia, concorsi su base regionale, come era avvenuto fino al 1997 “anche per avere a disposizione personale più stanziale. – Aggiunge il Presidente –  La stessa Regione, che distacca al palazzo di giustizia alcuni suoi dipendenti, ha problemi con quota 100″.

Eugenio Gramola, contestando il titolo di un articolo di giornale relativo all’appello promosso dalla procura contro le sette assoluzioni del gup Paolo De Paola nel processo sui finanziamenti pubblici al Casinò di Saint-Vincent, ha sostenuto che i rapporti con la Procura sono molto buoni.

“I rapporti tra tribunale e procura sono molto buoni. Tra me e il dottor Fortuna c’è reciproca stima, e abbiamo anche fatto amicizia ad essere sinceri. Anche se poi ovviamente, ognuno ha il suo ruolo – Sostiene Gramola – Il tribunale ha tutto il diritto, ci mancherebbe altro, di assolvere chi ci manda la procura, la procura ha tutto il diritto di impugnare i provvedimenti del tribunale sui quali non si è d’accordo, e ovviamente viceversa. Vi è assoluto rispetto da parte della procura della Repubblica nei nostri confronti, da parte nostra nei confronti della procura della Repubblica, e da parte mia, del procuratore e di tutti i magistrati nei confronti del dottor De Paola che è un ottimo magistrato“.