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Tassa di solidarietà per aiutare chi è in crisi, l’idea di un dipendente pubblico

di Redazione

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Non è un’idea così strana, infatti, anche il filosofo Massimo Cacciari ha affermato più volte che “gli statali italiani dovrebbero pagare questa crisi”. Qui da noi parla Oriana Carrano. Architetto, residente a Nus, e responsabile dell’ufficio tecnico al comune di Courmayeur, Oriana Carrano lancia la proposta di una tassa di solidarietà sugli stipendi dei dipendenti pubblici della Valle d’Aosta, per aiutare le categorie più colpite dall’emergenza Coronavirus.  “Io sono un dipendente pubblico, ho lo stipendio sicuro, le ferie, la mutua, l’infortunio sul lavoro, e avrò una pensione” esordisce la responsabile dell’ufficio tecnico di Courmayeur, e aggiunge “In questo momento, il minimo che io posso fare è comprare dai piccoli negozi, andare a mangiare a pranzo al ristorante, bere il caffè e lasciare la mancia, la sera prendere la pizza da asporto o la consegna a domicilio. Ho studiato tanto, fatto concorsi, fatto sacrifici. Sono una di quelle persone partite da zero a cui nessuno ha mai regalato nulla. Ma ora mi sento fortunata. Appartengo ad una categoria di lavoratori privilegiati e, come ho sempre fatto, cerco di onorare il mio lavoro ogni giorno, meglio che posso. Ed è per questo sarei favorevole ad una tassa di solidarietà sugli stipendi del pubblico impiego. Perché l’unione fa la forza e aiutarsi è un gesto di civiltà che forse aiuterà a capire quanto sarebbe importante in tempi normali pagare le tasse, tutti, sempre” conclude Oriana Carrano.

Simone Nigrisoli