Botta e risposta tra Alberto Zucchi, coordinatore di Fd’I VdA, e l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse. A passare all’attacco proprio Zucchi che commenta in termini sprezzanti il recente annuncio di un accordo dell’Usl regionale con l’ospedale francese di Sallanches.
L’accordo – nelle intenzione dell’Amministrazione – servirebbe a smaltire le liste di attesa per gli interventi chirurgici di colecisti accumulatisi durante la pandemia.
Per Zucchi mentre i partiti si azzuffano per le poltrone, “la risoluzione dei problemi può attendere”. I problemi della Sanità sono cronici, anticipa il coordinatore regionale del movimento di Giorgia Meloni, visto che il deficit da mobilità sanitaria in 10 anni è di oltre 75 milioni di euro per la Valle d’Aosta.
La convenzione con l’ospedale francese però sarebbe l’ennesimo caso emblematico, una soluzione che sarebbe molto costosa per la sanità regionale oltre che assolutamente non adeguata per i cittadini valdostani. A quanto riferisce Zucchi le tariffe per la chirurgia convenzionale e ambulatoriale nel presidio sanitario francese costerebbero tra le 1265 e le 1465 euro al giorno, soldi evidentemente dei contribuenti valdostani. Per Fd’I sarebbero stato più opportuno coinvolgere il poliambulatorio di Saint-Pierre, permettendo ai chirurghi di operare in tale sede.
La risposta dell’assessore Barmasse
Non si è fatta attendere la replica dell’assessore alla Sanità, Roberto Barmasse: “leggo con una certa dose di dispiaciuto stupore le dichiarazioni dell’ex consigliere regionale del Pdl, passato poi alla Lega Nord, ora coordinatore di Fratelli d’Italia, Alberto Zucchi, poiché queste palesano una conoscenza davvero scarsa della reale situazione della sanità nazionale e regionale, oltre che la scarsa competenza tecnica dei suoi suggeritori”.
“Appare fuori luogo – continua Barmasse – la citazione di dati numerici fatta in maniera del tutto casuale e non contestualizzata, nemmeno temporalmente, di 75 milioni di euro di mobilità passiva, di tariffe giornaliere (stabilite tra l’altro da norme) relative alla chirurgia convenzionale ed ambulatoriale francesi, che sono più basse di quelle corrispondenti italiane”.
Inoltre, l’assessore sottolinea che l’affermazione relativa alle sale operatorie della clinica Isav di Saint-Pierre sarebbe errata in quanto vi sarebbe già stato un’azione per consentire degli interventi polispecialistici in day hospital, nei limiti della capacità della struttura, ma non si può derogare al “quadro normativo in cui si muove la sanità regionale”.
Per Barmasse dunque l’intervento di Zucchi è puramente finalizzato a massimizzare il consenso elettorale, infangando però il suo operato irragionevolmente.
L’assessore si dice dispiaciuto che “il cittadino sia sempre più disorientato a causa di esternazioni consegnate agli organi di stampa che non aiutano a salvaguardare la fiducia che il cittadino deve avere nel sistema sanitario regionale e soprattutto non rendono giustizia alle strutture regionali che quotidianamente si impegnano a trovare soluzioni per garantire i servizi sanitari”.