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Rinnovato bando Neoimpresa: in arrivo contributi regionali per aiutare i disoccupati a creare un’attività propria

di Redazione

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Lo scorso anno, la prima edizione del bando Neoimpresa è stata un successo, dando vita a 27 nuove aziende in Valle d’Aosta e fornendo il supporto necessario ai loro primi passi nel mercato. Obiettivo rilanciato dall’amministrazione regionale per il prossimo biennio, con un finanziamento di 533.000 euro, attraverso il sostegno all’avvio di circa 30 nuove attività imprenditoriali per anno.

Il bando prevede, infatti, un contributo di 8.000 euro per avviare un’impresa e 5.000 euro per i liberi professionisti, con un ulteriore bonus di 1.000 euro se l’attività è avviata da una donna. Oltre al finanziamento iniziale è previsto anch servizio di consulenza ad hoc.

L’assessore allo Sviluppo economico e al Lavoro della Regione Valle d’Aosta, Luigi Bertschy, ha spiegto che il progetto vuole fornire “tutti gli strumenti possibili per ripensare le proprie competenze” – specie in un momento economicamente difficile – offrendo l’opportunità di realizzare le proprie idee con l’aiuto di professionisti.

L’amministrazione regionale intende rendere strutturale questa misura per sostenere l’auto-impiego: a evidenziarlo la dirigente regionale e coordinatrice delle Politiche del lavoro e della formazione, Stefania Riccardi, che ha affermato come la misura sia stata inserita nel Piano delle politiche del lavoro e sarà ancora modificata prossimamente per fornire un supporto individuale di consulenza, simile ad uno sportello.

Sarà Valentina Betti la referente dello sportello imprese interno al progetto, la quale ha peraltro riassunto i dati dell’edizione precedente del bando Neoimpresa: su 44 richieste di accesso, 27 persone sono state ammesse al tutoraggio e di queste 25 hanno poi aperto la loro attività. Il 48% delle attività è al femminile e di queste, il 48% sono artigianali, il 24% commerciali, il 4% turistiche e il 24% libero-professionali. Il requisito per accedere alla misura è attualmente di essere senza occupazione, ma in caso non si dovesse raggiungere il numero minimo di adesioni il bando verrà aperto anche a chi già dispone di un lavoro.