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‘Nuove idee per l’Europa’: le proposte dei giovani valdostani su montagna, plurilinguismo e acqua

di Redazione

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Nato dalla collaborazione fra Presidenza del ConsVda, l’Assessorato regionale degli affari europei – per tramite di Europe Direct Vallée d’Aoste – e l’Università della Valle d’Aosta, il progetto ‘Nuove idee per l’Europa’ ha dato la possibilità ad alcuni giovani valdostani di confrontarsi e presentare proposte su temi importanti di rilevanza europea, quali montagna, acqua e plurilinguismo. Le proposte sono state presentate oggi presso la sala Ida Maria Viglino di Palazzo regionale e saranno caricate sulla piattaforma digitale della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Hanno fatto gli onori di casa il Presidente del ConsVda Alberto Bertin e l’Assessore agli affari europei Luciano Caveri. “Quando nel 2021, si è aperta la Conferenza sul futuro dell’Europa, come Consiglio Valle abbiamo subito rilevato l’importanza di questo spazio di partecipazione per i cittadini europei. Uno spazio che è ancora più importante per una regione come la nostra che non è rappresentata al Parlamento europeo, in virtù di un sistema elettorale poco attento alla dimensione territoriale e regionale, nonostante questa rappresenti una parte importante del processo di integrazione europea. La Conferenza ci è apparsa come un’opportunità per superare questo deficit democratico e, soprattutto, per far sentire la nostra voce. In quest’ottica, ci è sembrato più che opportuno coinvolgere le nuove generazioni, che dell’Europa del futuro saranno le protagoniste”, ha detto il Presidente Bertin. Subito dopo gli ha fatto eco Caveri: “È importante che a parlare siano i giovani, perché ogni generazione ha delle responsabilità. Quelle di oggi non sono facili: la pandemia ha acuito i nazionalismi e dalla crisi economica dovremo ricostruire. Io mi auguro che questi ragazzi siano ambasciatori di una necessità assoluta per i giovani valdostani: essere europeisti, anche criticando l’Unione europea, ma studiando la sua storia e partecipando alla sua vita. L’UE esiste ed è fatta di popoli, di lingue, di tradizioni che creano un amalgama e una voglia di essere presenti che è straordinaria”.

Le proposte dei giovani

Le proposte dei giovani –  che verranno portate anche all’attenzione delle Commissioni consiliari – hanno riguardato vari temi, che hanno spaziato dalla necessità dei terrioti di montagna fino al tema della gestione delle risorse idriche.

A intervenire sul tema della montagna sono stati Sarah Andreoletti e Vivien Bovard, che hanno sostenuto come nel processo di integrazione europea le zone alpine debbano essere considerate non come aree periferiche, quanto come spazi di interazione transfrontaliera tra gli Stati. i giovani chiedono una revisione dei trattati e, in particolare, delle competenze del Comitato delle Regioni, affinché, in quanto entità rappresentativa delle popolazioni alpine, possa contribuire alla fase propositiva e deliberativa con pareri vincolanti. I giovani propongono anche una riforma universitaria nell’ottica di una gestione condivisa tra gli Stati membri dell’UE: ciò contribuirebbe alla creazione di una rete di poli universitari e di ricerca più conformi alle necessità dei territori e allo sviluppo di hub alpini capaci di attirare un capitale umano altamente qualificato.

Le thème du plurilinguisme a été présenté par Aimé DujanySylvie BonelArianna Boch, qui sont partis du constat que la diversité linguistique et culturelle de l’UE est devenue une composante fondamentale de l’identité européenne. Ils ont donc proposé la création de zones franches dans toutes les zones frontalières d’Europe où se trouvent des peuples bilingues, avec l’objectif d’accroître les échanges économiques et linguistiques entre ces zones. Des formes différentes d’exonération ou incitation fiscale pourraient être appliquées sur le modèle des 91 ZES (zones économique s spéciales) déjà existantes dans l’UE: l’augmentation des échanges économiques transfrontaliers pourra être un levier pour les échanges culturels et linguistiques tout comme le développement du service de bénévolat dans un autre pays UE, avec une inclusion stable dans les pratiques de reconnaissance en terme de crédits formatifs, pourrait inciter les jeunes vers des expériences précoces d’immersion linguistique dans d’autres pays européens.

Infine, il tema dell’acqua è stato illustrato da Clara Galvani e Riccardo Ferrari, per i quali l’obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra tutela dell’ambiente, inclusione sociale e sviluppo economico. Partendo dal problema del riscaldamento climatico che provoca la scomparsa dei ghiacciai e quindi delle riserve di acqua naturale, dal consumo eccessivo e dal rischio di aumento del prezzo dell’acqua, i ragazzi hanno proposto una modernizzazione delle reti di acqua con la creazione di nuovi sistemi di stoccaggio, una nuova politica di sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica, la regolamentazione dei prezzi per lottare contro lo spreco e per premiare i comportamenti virtuosi, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, come i sistemi di intelligenza artificiale che consentono di distinguere il consumo d’acqua necessario da quello superfluo.

Hanno partecipato all’iniziativa, contribuendo attivamente alla stesura delle proposte – oltre ai ragazzi già citati – anche: Edoardo FalchiArnaud Comé, Paola Vitali, Sofia Sperotto, Erja Nicod, Thierry Grivel, Emiliano Vuillermoz, Nicolò Carlo Munier, Gabriele Di Blasi, Michela Aceto e Martina Giordano.