Dopo anni di discussioni sulla necessità di una riforma del sistema elettorale regionale per garantire maggiore stabilità governativa, il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha approvato una modifica legislativa con il voto favorevole di 19 consiglieri su 35. La riforma ha sollevato dibattiti sulla sua efficacia, portando alla richiesta di un referendum confermativo su spinta in particolare di Fratelli d’Italia Vd’A.
Lo Statuto Speciale della Valle d’Aosta prevede che, in caso di approvazione di una legge statutaria con una maggioranza ristretta, i cittadini possano essere chiamati a esprimersi attraverso un referendum confermativo.
Walter Musso, Gabriella Poliani e Flavia Giulia Varetti – in rappresentanza di diverse forze politiche – hanno avviato le procedure per raccogliere le firme necessarie alla richiesta di referendum. Perché la consultazione possa essere indetta, sono richieste almeno 2117 firme autenticate di elettori valdostani. I moduli per la raccolta firme sono stati resi disponibili e a partire dalla prossima settimana verranno attivati punti informativi per la sottoscrizione pubblica.
Dopo la raccolta e il deposito delle firme, qualora la soglia venga raggiunta, il Presidente della Regione dovrà indire il referendum. Trattandosi di una consultazione senza quorum, l’esito sarà valido indipendentemente dal numero di votanti.
L’eventuale indizione del referendum, dovrebbe avere effetto di congelare l’entrata in vigore della nuova modifica normativa approvata di recente, ovvero l’entrata in vigore già in occassione delle prossime elezioni della tripla preferenza di genere.