L’Assessorato alla Sanità ha annunciato la scoperta di diverse volpi in Valle d’Aosta affette da cimurro. Nelle settimane precedenti, la sezione di Aosta dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, ha individuato e isolato il virus, noto anche come malattia di Carré. Diverse volpi sono state trovate senza vita, mentre altre sono state abbattute a causa del peggioramento dei sintomi correlati alla malattia.
Il cumurro non è una malattia che può colpire gli esseri umani, ma rimane preoccupazione per cani domestici che invece posso contrarre la patologia. La malattia si diffonde per contatto diretto o attraverso le escrezioni urinarie e fecali o le ciotole e il cibo di cani infetti.
“La diagnosi dimostra che la malattia è presente sul territorio regionale sin dall’inizio dell’autunno – si legge in una nota della Regione – ma la sua estensione è ancora in via di definizione. Sono ancora in corso degli esami così come l’indagine epidemiologica”.
Il cimurro ha una maggiore incidenza nei cani giovani, manifestandosi attraverso disturbi del sistema nervoso, con la possibilità di paresi e tramite complicazioni respiratorie. “È una malattia che non va sottovalutata e che può portare a conseguenze gravissime se contratta dall’animale domestico”, spiega ancora la nota.
Le auorità sanitarie consigliano di controllare lo stato della vaccinazione del proprio cane domestico – specie nelle zone di promiscuità con le volpi selvatiche – e, in caso di assessenza, provvedere alla somministrazione. Inoltre, in caso si venga in contatto, ad esempio nei pressi della propria abitazione, con una volpe selvatica sospetta di essere colpita dalla malattia, è necessario segnalare alla Forestale.