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Evento di metà mandato al viale Europa, boomerang per Nuti: la platea spara ad alzo zero

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di Giuseppe Manuel Cipollone

Se non è stato un boomerang, quasi. Per la Giunta comunale di Aosta, l’evento di ieri sera – 6 novembre – presso la sala della Biblioteca di viale Europa, si è trasformato in un’aspra contestazione dei cittadini seduti in platea.

Non sono bastati i numeri snoccialati dal Sindaco Gianni Nuti a placare gli animi: 650.000 euro per valorizzare il teatro Giocosa riaperto dal 2022, 2 milioni di crediti recuperati, 225 telecamere installate, in particolare sul Quartiere Cogne che ora si trova in una condizione di sorveglianza a tappeto. E ancora le proposte culturali ampliate, la ventura riapertura del Café du Théatre, gli interventi di edilizia residenziale e riqualificazione, con la bocciofila del Q.Cogne ristrutturata e affidata in cooprogettazione e la ristrutturazione delle rete elettrica da parte di Telcha. Tutti temi snocciolati nell’arco di due ore dal Sindaco e dai suoi Assessori, ma che non attecchiscono sugli uditori.

La prima a prendere parola è una cittadina del Quartiere Cogne, che si fa portavoce di un malessere diffuso: “signor Sindaco, abbiamo visto tanti numeri, ma io rimango abbastanza arrabbiata. Dico due o tre cose sul quartiere in cui abito, l’altro giorno è caduto un albero e per un pelo non prendeva una signora. Invece, ha ammazzato un gattino. Qui vengono tagliati gli alberi sani e lasciati a marcire quelli malati”. E ancora: “c’è un immondizzaio con topi e scarafaggi, vi hanno mandato una foto ma nessuno si è degnato di rispondere. I parcheggi interrati al Quartiere Cogne, inoltre, non vengono usati, ma quelli in superficie sono sempre occupati. Lei dice che non c’è il Bronx qui, ma io dalla finestra vedo un sacco di cose che non riesco nemmeno a dire”.

Un intervento quello della signora subito accolto dall’applauso della platea, che trova una prima risposta pacata e accondiscendente da parte del Sindaco. Per Nuti tutte le segnalazioni dei cittadini, in particolare sui rifuiti, vengono immediatamente girate all’azienda di raccolta Quendoz, ma uno sforzo di civiltà e educazione andrebbe fatto anche dalla popolazione. “Aosta rimane mediamente pulita rispetto altre realtà simili”, si fa scappare Nuti. Affermazione che, per poco, non viene accolta con una pernacchia dai presenti, che rumoreggiano sempre più forte dalla platea.

E poi ancora segnalazioni di un marciapiede assente nei pressi di un condominio e che renderebbe l’uscita a piedi degli inquilini particolarmente rischiosa: “ho mandato varie PEC, non ho mai ricevuto risposta, questo è il modo in cui tenete in considerazione le richieste dei cittadini”, dice un convenuto che nella vita era un ingegnere dell’ANAS. Anche in questo caso la Giunta incassa il colpo e prova ribattere, riaffermando la propria ampia disponibilità ad ascoltare tutte le istanze.

Il momento delle domande degenera presto in una sorta di “regolamento dei conti” pubblico, dove molti cittadini si alzano e sparano ad alzo zero sui tanti problemi quotidiani che investono la città e la loro vita, in alcuni casi – bisogna sottolinearlo – anche su temi per i quali il Comune non è competente.

L’Assessore Loris Sartore

A suscitare le maggiori reazioni – a tratti di ilarità – i due temi pressanti del momento: la pista ciclabile e il servizio mensa per i bambini. Nonostante le spiegazioni dell’Assessore Sartore, sulla pista ciclabile è quasi un coro unanime – salvo poche eccezioni – che si leva: “non servono, sono state fatte male e qui in Valle d’Aosta molti mesi dell’anno fa freddo”. “Negli anni ’60 p.za Chanoux era aperta alle macchine, oggi sarebbe impensabile” ribatte l’Assessore Clotilde Forcellati, ma l’unico effetto è aumentare il brusio e la contestazione.

Sulle mense poi tocca all’Assessore Samuele Tedesco a rispondere alla domanda di un rappresentante dei genitori dopo l’episodio del ritrovamento di un verme nel piatto di un’insegnante: “abbiamo avvisato Usl e Nas, ci saranno controlli a sopresa. Sulla sanzione poi sarà compito del dirigente competente, attese le controdeduzioni di Vivenda, decidere se comminarla o meno. Non è compito della parte politica”.

Ma la serata è nata male, non c’è risposta che tenga. Si chiude così, con i cittadini arrabbiati – ma forse soddisfatti per averle cantate – e la Giunta comunale che batte in ritirata, abbastanza malconcia, in un’area della città fra le più difficili. Per Nuti rimane l’onore delle armi, ovvero la consolazione – forse ben magra – di averci messo la faccia.

Giuseppe Manuel Cipollone

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