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Elezioni regionali, la voce di Fratelli d’Italia Vd’A: parola al Presidente Alberto Zucchi

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di Redazione

Continua il ciclo di interviste di AostaNews24 in vista delle elezioni regionali del 28 settembre. Oggi svisceriamo il punto di vista di Fratelli d’Italia su alcuni dei nodi centrali della politica valdostana: dall’instabilità della legislatura appena conclusa alla riforma elettorale, passando per il tema della Zona Franca e il rapporto con il Governo nazionale. Un quadro che, attraverso gli occhi di Alberto Zucchi, candidato e Presidente di Fd’I VdA, ci permette di comprendere meglio la posizione del partito in vista della prossima sfida elettorale.

AN24: stiamo attraversando un periodo politico intenso, tra il referendum appena concluso e un election day imminente. Fratelli d’Italia, pur essendo oggi il primo partito a livello nazionale, non è stato rappresentato nell’ultima Legislatura regionale. Quali sono le criticità che ha riscontrato in questi cinque anni e quali sono gli obiettivi di questa campagna, come candidato in corsa e come Presidente di Fratelli d’Italia Valle d’Aosta?

Zucchi: “le criticità maggiori sono state determinate a mio avviso dall’instabilità politica tutta interna alla maggioranza UV e dalla loro reiterata volontà di mantenere un modello obsoleto di gestione della nostra Autonomia avente uno stampo assistenzialistico rivolto al passato. Se questa spirale non viene fermata si rischia di portare la Valle d’Aosta al declino e all’irrilevanza.

L’instabilità politica secondo i nostri impegni di programma si risolve con l’elezione diretta mentre sui grandi problemi irrisolti, a partire dalla gestione della sanità, occorre avere coraggio e concretezza dando maggiore attenzione a chi produce rispetto a chi consuma. Abbiamo lavorato molto sui programmi e intendiamo darne adeguata diffusione ai cittadini con l’impegno di darne attuazione nei rispettivi tempi“.

AN24: in un panorama politico regionale frammentato, come valutate la reintroduzione delle tre preferenze e cosa vi ha spinto ad accettare di far parte dell’unica coalizione delle elezioni regionali?

Zucchi: “ricordo agli smemorati che le tre preferenze sono state tolte 5 anni fa perché definite una iattura da parte degli stessi partiti che oggi le hanno considerate indispensabili, a loro dire, perché volute dal popolo. Abbiamo visto come è andata.

Per il rotto della cuffia, nonostante i proclami dell’Union Valdôtaine sul referendum, indetto in una data ridicola, è prevalso il sì per una manciata di voti. Ad Aosta e nei principali centri ha vinto il no, dando un avviso di sfratto a chi pensava di continuare a condizionare un elettorato che si è stancato di loro. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà ancora sul punto a seguito del ricorso presentato presso il Tribunale ed è un bene che si faccia chiarezza preventiva per evitare sorprese dopo il voto. Per noi le tre preferenze non si potevano applicare in questa tornata elettorale ma vedremo cosa decideranno i giudici. In ogni caso le preferenze non sono un punto dirimente. Punto dirimente è il varo di una vera riforma elettorale di stampo maggioritario come tutte le altre regioni che introduca il principio dell’elezione diretta che consenta governabilità e stabilità. In coerenza con questo principio che per noi rappresenta il primo obiettivo da realizzare nella prossima legislatura il centro destra si è presentato unito in coalizione sia in regione, sia in Comune“.

AN24: vi siete espressi più volte sul tema della Zona Franca all’interno della Regione. Quali obiettivi vorreste raggiungere in caso di elezione in seno al Consiglio regionale? Che cosa proponete?

Zucchi: “l’Art.14 dello Statuto Speciale che la prevede non è mai stato richiesto dai cosiddetti partiti autonomisti. Il motivo è che defiscalizzando per attirare imprese sul nostro territorio per generare libertà, occupazione e volano economico indipendente dal controllo regionale, alla classe politica che ha governato finora la Valle d’Aosta, non interessava. Fratelli d’Italia, oggi primo partito nazionale, ha inteso portare questo punto nelle sedi competenti con i propri parlamentari che sono forza di maggioranza e che hanno incardinato un progetto di legge delega al governo che è già stato assegnato in commissione finanze. Essendo argomento statutario che presuppone un’intesa Stato/regione per poter arrivare ad una sua definizione sarà determinante che anche a livello locale il nostro partito possa essere nelle condizioni di farlo a Piazza Deffeyes. Spiace per qualcuno che pensa che la Zona Franca sia uno spot elettorale buono per tutte le stagioni. Lo sarà stato per loro ma su questi argomenti noi ci crediamo sapendo di avere numeri in Parlamento ed avendo soprattutto la volontà di realizzarla“.

Se dovesse mandare un solo messaggio allelettorato valdostano per il 28 settembre, quale sarebbe?

Zucchi: “a chi è soddisfatto o a chi conviene dico di continuare a votare l’Union Valdôtaine riunita con le sinistre che hanno dimostrato cosa sono capaci di fare nonostante le enormi risorse disponibili che addirittura avanzano ogni anno. A chi, deluso e sfiduciato, invece ritiene che sia giunta l’ora di guardare in alto per chiedere di più per la Valle d’Aosta sa che può contare sulle donne e sugli uomini di Fratelli d’Italia che in sinergia con il governo Meloni e con i propri rappresentanti nelle istituzioni si impegnano a farlo per dare risposte concrete al nostro territorio“.

Per continuare ad approfondire il punto di vista dei numerosi movimenti in corsa per le elezioni, vi aspettiamo sabato – 6 settembre – con l’intervista al Consigliere regionale uscente di Valle d’Aosta Aperta Erika Guichardaz.

Giulia Calisti

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