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“Effrenata Audacia” – Il crepuscolo dell’impero

di Redazione

di Redazione

Un impero e il suo imperatore non durano in eterno, ce lo insegna la storia, e prima o poi arrivano al crepuscolo. Quella condanna in primo grado arrivata nel pomeriggio del 28 marzo scorso ha posto le basi per l’uscita dal Consiglio Regionale dell’imperatore valdostano ufficializzata per applicazione della legge Severino oggi.

È una carriera immensa quella di Augusto Rollandin nella politica valdostana, cominciata oramai 44 anni fa quando venne eletto nel 1975 Sindaco del suo Comune di Brusson. Un uomo che ha dato alla Valle d’Aosta tanto, che ha preso anche tanto ma che non è riuscito negli anni a sentire i tempi che cambiavano.

La sua prima elezione in Consiglio Regionale risale al 1978 diventando Assessore alla Sanità, poi la confermerà  nelle legislature successive come Assessore all’Agricoltura e Presidente della Regione. Nel 2001 viene eletto Senatore della Repubblica e dopo una breve sosta come Presidente di Cva rientra in Consiglio Valle nel 2008 riscuotendo un successo di preferenze mai visto, saranno infatti 13907 i valdostani che metteranno il suo nome sulla scheda elettorale. Un vero e proprio partito. Un credito di fiducia che riscuoterà ancora nel 2013 ma già con una flessione, portando a casa 10872 preferenze. Verrà poi rieletto in Consiglio Regionale nelle ultime elezoni ma la forza elettorale di quel 2008 è scomparsa, il quadro politico totalmente trsformato, e una base elettorale oramai sparita per le troppe inchieste, per le troppe promesse fatte che poi non potevano essere concretizzate e per un sistema economico che si è, nel mentre, totalmente trasformato.

L’inchiesta, ribattezzata ”Effrenata audacia”, citazione dalle Catilinarie di Cicerone, riguarda le “pressioni” esercitate da Rollandin per trasferire la società elettrica Deval da un capannone di Autoporto spa assegnandolo al Caseificio valdostano; la gara vinta dall’azienda di Cuomo, patron del Caseificio, per le forniture da 70 mila euro ad una gara di corsa in montagna; e l’affidamento per 120 mila euro di lavori nel Forte di Bard. Tutte iniziative che coinvolgevano direttamente la Regione, attraverso sue partecipate. Nate da uno stralcio di intercettazioni su un’operazione contro le infiltrazioni della ’ndrangheta, le indagini sono state condotte dai carabinieri di Aosta.

Negli anni la Valle d’Aosta ne ha viste tante legate all’imperatore, dall’Affaire Trasporti con il suo arresto nel 1993, alle diverse inchieste per abuso d’ufficio poi chiuse con l’assoluzione sul parcheggio dell’Ospedale Regionale, passando per il Casinò e arrivando all’ultima del mese scorso.

La Politica Regionale sta vivendo in questi ultimi anni terremoti fortissimi che bloccano la governalibilità, lo sviluppo e la crescita di una Regione potenzialmente fortissima.Riprendendo sempre il nome di un inchiesta della Procura di Aosta, bisogna chiedersi “Usque Tandem”, fino a quando?

a.b.