Il progetto di un campo eolico in Sardegna promosso da una società di scopo costituita da CVA, spacca la politica regionale. Il caso era stato sollevato dal quotidiano ‘L’Unione Sarda’, da lì un susseguirsi di polemiche con un’accusa – davvero infamante – nei confronti dell’azienda valdostana, ovvero di aver in progetto di speculare e deturpare i territori dell’isola al centro del Mediterraneo.
Il progetto del parco eolico, al momento, rimane nella fase preliminare di studio di impatto ambientale, ma lo scontro si è già alzato anche in Consiglio Valle. Almeno da venerdì scorso, inoltre, su un muretto nei pressi dell’ingresso della sede di CVA, era comparsa una scritta contro l’infrastruttura energetica siglata con il simbolo dei quattro mori, bandiera della Sardegna. Scritta che, da ieri, è stata coperta con della vernice.
Insomma il caso è destinato a montare. L’ultimo episodio viene sollevato nuovamente dal PCP, gruppo regionale di estrema sinistra, che cita un articolo de ‘La Stampa’, in cui si parla proprio della scritta comparsa vicino la sede dell’azienda energetica. Nell’articolo del quotidiano torinese viene peraltro riportata una dichiarazione dell’Assessore regionale, Luciano Caveri, in cui il neo unionista affermerebbe che ci siano dei mandanti politici dietro gesti simili.
Osservarzione che non poteva non finire nel mirino delle Consigliere del PCP, Erika Guichardaz e Chiara Minelli, che attaccano: “quello che però riteniamo grave e sorprendente è la dichiarazione dell’Assessore regionale Luciano Caveri. Caveri afferma che dietro la scritta sul muretto c’è un “mandante politico” e che in Valle d’Aosta ci sarebbe chi “fomenta l’odio”. La responsabilità, come pare evidenziare La Stampa, sarebbe riconducibile al nostro gruppo regionale PCP, che ha sollevato la questione del progetto ‘Eos Monte Rughe’ in Consiglio regionale con un question time e una interpellanza”.
“Di fronte a queste espressioni prendiamo sdegnatamente le distanze”, dice il PCP. Secondo il gruppo consiliare “(…) mentre Caveri e il Presidente (…) Renzo Testolin assecondano l’operato di CVA, dimenticando la mission che le era stata attribuita nel 2000” ossia “(…) perseguire obiettivi energetici utili alla comunità valdostana”, la società oggi si comporterebbe badando “solo ai profitti e agli investimenti più redditizi a prescindere da quello che si dovrebbe fare in Valle d’Aosta”.
Una critica frontale e rivendicata da PCP, che sostiene come “CVA, Caveri e Testolin in evidente difficoltà incomincino a reagire in modo scomposto, con accuse irricevibili e infondate e con atteggiamenti ostili” che “si ritorceranno contro di loro”.