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Consiglio Valle, con il voto segreto la linea dura di Testolin vacilla: in azione un franco tiratore

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di Redazione

Il monito di Testolin ha vacillato. La discussione sulle leggi di bilancio, in Consiglio Valle, ha evidenziato una crepa interna alla maggioranza regionale, con alcuni Ordini del giorno presentati dalle opposizioni che hanno visto in azione un “franco tiratore” in almeno due occasioni. I provvedimenti, tuttavia, non hanno avuto la maggioranza per essere approvati.

La linea ufficiale di astensione su tutte le iniziative, annunciata ieri dal Presidente della Regione come “scelta condivisa”, non si è dimostrata granitica alla prova del voto segreto.

Il primo caso si è verificato ieri, 11 dicembre, quando è stato respinto l’Ordine del giorno presentato da tutti i gruppi di opposizione contro il trasferimento del Corecom e della Consulta regionale per le pari opportunità dagli uffici di Montfleury a quelli del Consiglio Valle, in via Piave. La proposta è stata bocciata con nove voti contrari, nove astensioni e 17 a favore. Considerando che la minoranza conta 16 consiglieri, il voto a favore in più ha rivelato la presenza di un franco tiratore.

Un secondo episodio – ancora più significativo – è avvenuto oggi, con il voto sull’Ordine del giorno di Rassemblement Valdôtain che chiedeva di destinare risorse per il recupero della palazzina ‘Beltricco’, parte del Polo universitario della Valle d’Aosta. La proposta è stata respinta con otto voti contrari, dieci astensioni e 17 a favore, rivelando nuovamente la presenza della manina di un franco tiratore

Pertanto, una dinamica del voto che ha messo in luce un disallineamento tra i membri della maggioranza, almeno finché il favore delle ombre lo consente. Un’azione, quella del franco tiratore, in evidente contrasto con le dichiarazioni di unità avanzate da Testolin alla vigilia della discussione.