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Ampliamento del Parini, Fd’I attacca: “serve un nuovo studio comparativo, i valdostani devono sapere”

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di Redazione

“Siete ancora in tempo per fermarvi. Fatelo per senso responsabilità nei confronti dei cittadini a cui non potete continuare a nascondere le enormi criticità per la realizzazione di un progetto che nel tempo ha perso i pezzi, presentato difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti e che qualora venga realizzato – con enorme dispendio di denaro pubblico – sorgerà incompleto e già obsoleto”. Sul progetto di costruzione del nuovo ospedale a fianco all’ospedale U.Parini è chiaro il messaggio indirizzato da Alberto Zucchi, Coordinatore di Fratelli d’Italia, alla Giunta regionale.

In una conferenza stampa tenutasi questa mattina, 18 novembre, Fratelli d’Italia sottolinea – ancora una volta – la propria contrarietà nei confronti dell’ampliamento del Parini, a causa dei “costi di costruzione complessivamente ignoti” e per quelli noti “fuori controllo e sempre in crescita vertiginosa (…)”.

Un attacco frontale da parte della sezione valdostana del movimento di Giorgia Meloni, che tuono contro “i numerosi annunci compiuti in tutti questi anni” che “non hanno mai trovato mai riscontro”.

“Nessuno dotato di buona fede può considerare attinente la relazione dello studio comparativo costo/beneficio previsto dalla l.r. 12/2018, all’art. 14, tenuto conto che tutti i parametri sono nel frattempo saltati”, dice ancora Zucchi. Che aggiunge: “ritenere valida quella relazione è una palese violazione di legge e, ancor più, una mancanza di trasparenza (…). Chiediamo prima di indire la gara di appalto della fase 3, annunciata per il prossimo anno, (…) una nuova indagine comparativa su costi e tempi di realizzazione di un ospedale (…).

Nessun dubbio, pertanto, per il Coordinatore regionale di Fd’I, il quale chiosa al termine della conferenza: “questa nuova indagine si può e si deve fare, per il dovuto rispetto verso i cittadini che hanno il diritto di sapere come stanno le cose e di avere un ospedale che risponda alle mutate esigenze attuali (…)”.