Arrivano le stime dei danni dell’alluvione di fine giugno e i numeri sono importanti: le prime approssimazioni parlano di 93/94 milioni di euro complessivi solo per i danni a carico pubblico. Di questi circa 2 milioni sono i costi sostenuti per i primi soccorsi, 20 milioni per le riparazioni urgenti a linee elettriche e servizi essenziali e altri 72 milioni per la ricostruzione delle grandi infrastrutture, come la S.R. 47.
A questi numeri si aggiungono poi circa 11 milioni di euro di danni all’agricoltura ed altri 6 milioni per i danneggiamenti subiti da opere di proprietà delle partecipate. Se a questo si aggiungo i danni subiti dagli esercizi commerciali e dai privati, ancora in corso di valutazione, il bilancio per la Valle d’Aosta non è affatto roseo.
E adesso si apre il dossier del reperimento dei fondi: solo una parte dei danni, infatti, sarà finanziabile attraverso le risorse stanziate dallo Stato per i casi di calamità naturale. Da stabilire, inoltre, sono i tempi con cui tali risorse verranno effettivamente erogate. Poi sulla carta ci sarebbero anche i 10 milioni di euro promessi dal Ministro Santanchè, che dovrebbero essere erogati a sostegno del comparto turistico. Ma la partita è appena iniziata.