Pare non abbia funzionato l’appello del Partito Democratico VdA al dialogo a sinistra, che anzi scatena la reazione furiosa da parte dell’area di Area Democratica-Gauche Autonomiste.
“La maggioranza progressista è scomparsa da oltre due anni”, afferma il movimento d’opinione guidato dai coordinatori Raimondo Donzel e Carmela Fontana. “(…) il dialogo con chi fa politiche di destra con l’etichetta del PD è una provocazione che non consideriamo nemmeno”.
AD-GA attacca nella nota che “per dialogare in buona fede, bisogna rispettare gli impegni assunti”. Invece, il Partito Democratico ha “tradito gli impegni presi” su “questioni fondamentali come l’ospedale, Cime Bianche e le contribuzioni alle forze politiche di sinistra”. Il partito guidato da Luca Tonino – per AD-GA – sarebbe “ostaggio della svolta a destra” della giunta regionale di Renzo Testolin “orchestrata dai colonnelli autonomisti”.
AD-GA infine ribadisce la linea di adesione al progetto federativo di ‘Valle d’Aosta Aperta’ – insieme a Adu, Sinistra italiana e il Movimento 5 Stelle – che costituisce “l’unica proposta alternativa alla destra e agli autonomisti di destra”.