Grane in vista per l’ex Sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, che si vede contestare dalla Procura della Corte dei Conti il bilancio di fine mandato 2015-2020. Un documento che ha riassunto il mandato dell’ex Sindaco del PD, poi naufragato con una bocciatura della sua ricandidatura.
A finire nel mirino dei giudici contabili un presunto danno erariale di 14.972,45 euro, contestato proprio in seguito all’analisi del summenzionato bilancio di fine mandato che – secondo la Procura contabile – “riportava contenuti all’evidenza propagandistici”. Alias l’ex Giunta potrebbe aver avvallato e pagato dei contenuti strettamente legati alla campagna elettorale, in un momento peraltro vige il “divieto di svolgimento (…) di attività di comunicazione non strettamente istituzionali” per gli organi comunali.
Inoltre, dalla relazione del Procuratore Giuseppe De Rosa emergerebbe che la stesura stessa della relazione è compito del “Servizio finanziario del Comune” e non, come nel caso di specie, demandabile con un incarico a pagamento ad un soggetto esterno all’amministrazione.
La situazione rischia di diventare davvero surreale per l’ex Sindaco Centoz, che si trova nella condizione di aver effettuato un vero harakiri. Si legge ancora nella relazione annuale della Corte contabile, infatti, che il documento contestato all’ex Giunta di Aosta – in linea di principio – non è obbligatorio. In sostanza, a Centoz – insieme al Segretario comunale e il Resposabile del servizio finanziario – viene contestato un documento che non era tenuto a produrre e che in via presunta contiene voci di spesa illegittime.
Una posizione, quella della Procura contabile, evidentemente non sposata dai convenuti e dall’ex Sindaco, che – si legge su Ansa VdA – “sarebbero decisi a far valere le proprie ragioni nell’udienza in calendario nel prossimo maggio”.