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15% in meno di consumi nel 2020, Dominidiato: “Per la Valle d’Aosta il dato peggiore dal dopoguerra”

di Redazione

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L’unico dato confortante per la nostra regione riguarda la “quasi” tenuta del turismo. Mentre a livello nazione la riduzione della spesa dei turisti stranieri è del 60,4% rispetto al 2019, in Valle d’Aosta lo stesso dato si attesta intorno al 6,9%, con un perdita di circa 32 milioni rispetto all’anno precedente.

Questo risultato “è legato alla stagione turistica invernale 2020 parzialmente compromessa”, in quanto “a gennaio e febbraio 2020 gli impianti erano aperti ed hanno accolto turisti italiani e stranieri” e alla conseguente stagione estiva “all’insegna della ripresa e della ‘riscoperta’ della montagna” che ha inciso “positivamente sull’andamento turistico delle nostre località”, afferma in una nota il presidente Graziano Dominidiato Presidente Confcommercio VdA.”Auspichiamo per la stagione alla porte sensibili progressi verso il ritorno alla normalità nonostante la situazione ancora difficile; le progressive riaperture ed i timidi segnali di ripresa rappresentano un positivo segnale al recupero”, conclude Domindiato.

Si attesta intorno al 15% il calo dei consumi registrato in Valle d’Aosta nel 2020. Lo si evince dal report Consumi e Commercio 2019 – 2021 elaborato dall’Ufficio Studi di Confcommercio. “Con un calo complessivo dei consumi dell’11,7%, pari ad oltre 126 miliardi di euro, il 2020 ha registrato il peggior dato dal secondo dopoguerra”, si legge nel report. Il Nord e il Centro risultano le aree maggiormente colpite e la Valle d’Aosta è tra le regioni più penalizzate dal calo dei consumi, seconda solo al Veneto (-15,3%).