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Valdigne – Inaugurato il depuratore, che rimarrà parzialmente inutile fino al 2020

di Redazione

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É stato inaugurato questa mattina a La Salle, in località Equilivaz,  l’impianto di depurazione comprensoriale della Valdigne. 

I lavori per la costruzione dell’impianto, sono stati realizzati grazie soprattutto alla collaborazione tra la Regione e il Comune di La Salle, e sono iniziati, con la fase di progettazione nel novembre 2011, e terminati il 16 maggio 2018 con le operazioni di collaudo tecnico-funzionale. Attualmente sono sottoposte alla attività di depurazione delle acque reflue di una parte degli scarichi degli abitanti e delle attività dei comuni di La Salle, Morgex e un settore di Pré Saint Didier.

L’opera é stata finanziata dalla Regione e della Comunità Montana Valdigne Mont Blanc per un importo complessivo € 22.524.869,00. L’impianto, della tipologia di bioreattori a letto mobile di tipo ibrido (MBBR ibrido), è stato dimensionato per depurare i reflui prodotti da un minimo di 15.000 ad un massimo di 60.000 abitanti equivalenti, tenendo così in considerazione i grandi numeri dell’afflusso turistico della zona della Valdigne nei periodi di massima frequentazione. L’impianto inoltre é dotato di due linee dal funzionamento indipendente, perciò possono operare singolarmente o in coppia. 

L’opera era stata sollecita più volte dalla Comunità Europea, in quanto l’Alta Valle, non aveva un presidio depurativo, tuttora si trova inadempiente alle norme prescritte in materia e sulla comunità montana grava una procedura di non rispetto della normativa, che potrebbe portare ad un grave sanzionamento. Ad oggi infatti mancano i collettori fognari da Courmayeur a Pré Saint Didier, che sono in fase di progettazione, mentre quelli da La Thuile a Pré Saint Didier, sono in fase di realizzazione, e dovrebbero entrare in funzione forse già a dicembre. I lavori riguardanti la zona di Courmayeur, sono attualmente in fase di progettazione, una volta appaltati dovrebbero essere terminati non prima del 2020, ed avranno un costo complessivo di circa 2.500.000 euro. Il paese posto sotto il Monte Bianco percentualmente produce,  vista la presenza massiccia di abitazione e strutture turistico ricreative, specialmente nei periodi di massimo afflusso turistico oltre il 50% dei liquidi reflui. Fino al completamente di questa parte dell’impianto l’opera avrà una utilità marginale, infatti a fronte di una capacità massima di 60.000 abitanti equivalenti, Courmayeur in alta stagione avvriva ad ospitare più di 30.000 persone.