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Zampata di Finaosta sul controllo di CVA: nel bando aumenti per il Cd’A, ma stop alla moltiplicazione di incarichi

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di Redazione

Alla fine, il problema sembra tutto politico ed intorno all’attuale vertice di CVA, finito nel tritacarne meditico dopo l’onda lunga dello scontro con l’ex Presidente di Finaosta Nicola Rosset. E così l’emolumento per l’AD della patecipata verrà superato con il nuovo bando della finanziaria regionale, che ha aperto i termini per le candidature al Cd’A e al Collegio sindacale di CVA s.p.a. Il nuovo Consiglio di Amministrazione sarà composto da un Presidente, un Amministratore Delegato e tre Consiglieri, in carica fino al 31 dicembre 2025. Il Collegio sindacale, invece, resterà in carica fino al 31 dicembre 2028.

La novità più rilevante riguarda appunto il noto emolumento per l’AD, che salirà a 400 mila euro annui, composti da:

  • 320 mila euro di quota fissa;
  • 80 mila euro di indennità straordinaria legata alla durata annuale dell’incarico;
  • una componente variabile pari al 25% della parte fissa (esclusa l’indennità), da erogare solo in caso di raggiungimento degli obiettivi (KPI) definiti dall’assemblea.

Il compenso sarà ridotto qualora l’incaricato percepisca emolumenti da altre società partecipate dal gruppo CVA. Inoltre, eventuali incarichi in organi amministrativi o di direzione di società controllate saranno cumulabili solo previa autorizzazione dell’assemblea.

Il compenso per il Presidente del Cd’A è fissato in 120 mila euro, mentre ogni Consigliere riceverà 60 mila euro. Per il collegio Sindacale, i compensi invece variano da 45 a 25 mila euro per ogni sindaco effettivo.

Finaosta puntualizza che “le remunerazioni sono state stabilite sulla base di un’analisi di benchmark nel settore di riferimento”. Le candidature potranno essere presentate entro il prossimo 18 maggio 2025.

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