REDAZIONE@AOSTANEWS24.IT

VDAlavora, approvate le ‘adozione lavorative’ per l’inclusione delle persone con disabilità

Picture of di Redazione

di Redazione

La giunta regionale ha approvato l’avvio della misura denominata ‘Adozioni lavorative’. A comunicarlo è l’assessorato dello Sviluppo economico e Lavoro.

La misura, già sperimentata con successo in altre realtà territoriali della Lombardia, mira a favorire l’inclusione lavorativa di persone con disabilità che, in ragione delle gravi difficoltà soggettive e oggettive, sono a forte rischio di esclusione dal mercato del lavoro, anche in questi contesti lavorativi dove gli strumenti tradizionali previsti dalla legge n. 68/1999 non sono risultati applicabili, per motivi oggettivi.

Attraverso la stipula di un patto di adozione lavorativa, la Regione e gli enti del terzo settore “creeranno una connessione tra le liste di utenti iscritti negli elenchi della legge n. 68/1999 e le aziende individuate, attivando percorsi di inclusione lavorativa con le caratteristiche e nei contesti più adeguati alle persone in situazione di maggiore difficoltà”, spiega una nota.

L’obiettivo è anche quello di stimolare il territorio nell’individuazione e nell’ampliamento dei contesti lavorativi inclusivi, favorire il benessere della persona stessa e dell’intera comunità, permettere all’azienda di contribuire all’attivazione di uno o più percorsi di inclusione lavorativa.

L’adozione lavorativa – dichiara l’assessore Luigi Bertschy –  è uno strumento che si aggiunge a quelli che sono già previsti per l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità. La misura di politica attiva intende coinvolgere la persona in condizioni di grave fragilità o complessità, che finora sono rimaste escluse, in un’attività che lo faccia sentire parte attiva della propria comunità. Sperimentando questa buona prassi intendiamo raggiungere il duplice obiettivo di favorire l’inclusione lavorativa e l’impegno sociale delle imprese”.

AostaNews24.it
Cercle Proudhon Edizioni
P.Iva 01242210076
Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2015