Una mozione in cui si chiedeva uno studio per monitorare l’impatto sulla salute umana e ambientale delle infrastrutture e reti 5G. A presentarla in Consiglio Valle sono Lega Vallée d’Aoste, Forza Italia e Rassemblement Valdôtain, che specificano come lo studio sia necessario per fugare ogni dubbio che si è diffuso fra la popolazione, oltre che a garanzia della salute dei cittadini valdostani.
Ad introdurre il tema è il Capogruppo del Carroccio, Andrea Manfrin, che evidenzia: “fra le persone esiste un sentimento di forte preoccupazione rispetto alle emissioni e agli effetti del 5G, soprattutto dopo che la legge nazionale ha innalzato il limite di emissione delle antenne Srb da 6/Vm a 15/Vm anche se in via provvisoria e cautelativa”.
“Serve un monitoraggio attento che consenta alla Regione di dare risposte ai seri dubbi espressi dalla comunità – aggiunge il leghista –, così come ha fatto la Regione Toscana che legittimamente ha voluto andare oltre le relazioni ufficiali e investigare il fenomeno prendendo in considerazione anche altre risultanze scientifiche”.
Replica piccata dall’Assessore Luciano Caveri, che ricorda: “secondo l’ARPA Vd’A è inutile la realizzazione di uno studio specifico sul territorio valdostano. Il continuo scambio di informazioni con il sistema di ARPA italiane e con l’organismo centrale ISPRA, a sua volta in connessione con tutti gli istituti che stanno facendo ricerche scientifiche sul 5G, danno risultanze ufficiali diverse da quelle presentate dalla mozione e nel corso del dibattito in Aula”.
Assessore che non risparmia neanche una stoccata a due dei partiti firmatari dell’inziativa: “sono stupito – dice Caveri – nel rilevare la posizione contraria al 5G dei gruppi Lega Vd’A e Forza Italia Vd’A dal momento che a livello italiano la posizione di questi partiti è ben differente“.
In ogni caso, la maggioranza è risultata compatta nel respingere l’iniziativa: con 19 astensioni e 16 voti favorevoli, il Consiglio regionale ha respinto la mozione che chiedeva uno studio sugli effetti sulla salute delle antenne 5G.