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Trappole per cinghiali minacciano l’attività venatoria: FI chiede che ne venga posticipato il posizionamento

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di Redazione

L’introduzione delle trappole Pig Brig nella lotta al proliferare dei cinghiali in Valle d’Aosta sta suscitando un acceso dibattito tra le diverse parti in causa. Mentre la Regione ha sottolineato l’importanza di queste nuove tecnologie per il controllo della popolazione suina, i cacciatori locali esprimono preoccupazione per le possibili ripercussioni sull’imminente stagione venatoria”.

Ad affermarlo – riguardo alle trappole per ungulati ‘Pig Bring’ – è il gruppo consiliare di Forza Italia, composto da Pierluigi Marquis, Mauro Baccega e Christian Ganis.

I tre aggiungono anche: “si tratta di un intervento giustificato come necessario dall’Amministrazione regionale, per mitigare i danni causati da questi ungulati all’agricoltura e all’ecosistema. Tuttavia, la decisione di impiegare queste trappole in concomitanza con l’inizio delle tradizionali braccate al cinghiale ha innescato un clima di tensione tra i cacciatori, che vedono in questa scelta una potenziale riduzione delle loro opportunità venatorie, anche perché dall’ufficio fauna chiedono la massima collaborazione a nome dei cacciatori”.

Come gruppo politico, continua Forza Italia, “comprendiamo la necessità di contenere la popolazione dei cinghiali, ma riteniamo che l’utilizzo esclusivo delle trappole Pig Brig possa sminuire il ruolo fondamentale che la caccia svolge nel controllo di questi animali. Le braccate rappresentano una tradizione importante per la nostra comunità e contribuiscono attivamente alla gestione faunistica del territorio”.

Pertanto, Forza Italia chiede che il posizionamento delle trappole debba avvenire dopo il periodo che va dal 21 dicembre 2024 al 26 gennaio 2025, tipico per lo svolgimento delle braccate.

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