Il tribunale di Aosta ha condannato – in primo grado – il titolare di una pensione e toelettatura per cani di Gignod, A. L., al pagamento di un’ammenda di 670 euro per l’accusa di abbandono di animali. I fatti risalgono a marzo 2022, quando il cane di un cliente fu trovato in fin di vita nel box della summenzionata pensione per animali.
Il giudice monocratico del tribunale di Aosta, Marco Tornatore, ha disposto un risarcimento di 5000 euro a favore della parte civile, oltre che il pagamento di 3.590 euro per le spese legali. Le motivazioni della sentenza sono attese entro 45 giorni.
Il veterinario che ha visitato il cane, un dobermann di sei anni chiamato ‘Thor’, ha dichiarato che l’animale si trovava in uno stato di grave ipotermia. L’animale veniva quindi soccorso, immediatamente riscaldato e reidratato. Il proprietario del cane, invece, al momento del fatto si trovava in viaggio di nozze, motivo per cui aveva affidato l’animale alla pensione.
Secondo l’accusa il titolare della pensione aveva dimostrato gravi negligenze, lasciando il cane al freddo, motivo per cui era poi stato ritrovato in fin di vita. Tesi contrastata dalla difesa che, invece, sosteneva come l’episodio fosse associabile a motivi non prescrivibili a responsabilità del titolare, che anzi avrebbe tenuto l’animale in un box chiuso e riscaldato.