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Th Resorts posticipa l’apertura della stagione – Perse 45.000 presenze

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TH Resorts posticipa l’apertura in Valle d’Aosta, rimarranno infatti chiusi il TH La Thuile Planibel, Il TH Pila, il TH Gressoney la Trinitè, Il TH Courmayeur, per un totale di 750 camere.

“Una decisione sofferta – spiega Graziano Debellini Presidente di TH Resorts – ma che siamo costretti a prendere stante le condizioni attuali, consci della gravità dell’emergenza in atto e che l’attenzione deve essere rivolta in primis alla salute. La scelta di non aprire adesso, in un periodo di alta stagione, è stata obbligata dalla situazione di grande incertezza con turisti disorientati e le cui intenzioni di viaggio sono già seriamente compromesse dalla paura dell’infezione”.

 Per TH Resorts oggi “non è possibile immaginare di avviare la stagione invernale, nemmeno applicando i rigorosi protocolli di sicurezza messi in atto questa estate, perché ancora non è dato sapere se sarà consentita l’apertura degli impianti sciistici e gli spostamenti tra regioni. Un Natale con le piste chiuse è un colpo durissimo, visto che un terzo delle entrate della stagione invernale dell’azienda si realizza proprio nel periodo compreso tra l’Immacolata e l’Epifania”.

Negli anni passati in questo particolare periodo dell’anno gran parte della domanda, sia interna che internazionale, aveva già programmato un periodo di vacanza presso una delle tante località di montagna. Quest’anno non è stato possibile strutturare un’adeguata campagna di promozione e vendita, e non essendo state definite dall’ Europa misure minime ma comuni non è dato sapere se ai turisti stranieri sarà consentito spostarsi da un paese all’altro. La quota di turisti stranieri è pari al 34% in Valle d’Aosta nel periodo di alta stagione su un totale di 45.000 presenze.

 “Siamo amareggiati per quanto comunicato, ma in considerazione delle preannunciate nuove misure disposte dal Governo non è possibile immaginare di avviare la stagione invernale continua Debellini – i risultati che abbiamo registrato questa estate, seppur distanti anni luce da ciò che avveniva in passato, hanno solo in parte restituito una boccata di ossigeno all’azienda che adesso si trova a dover affrontare anche una stagione inevitabilmente compromessa, un duro colpo per i tantissimi lavoratori anche stagionali, oltre 475 persone coinvolte. Abbiamo sempre garantito sicurezza e tranquillità ai nostri ospiti, cosa che con la pressione attuale sulle strutture ospedaliere locali, non ci sentiamo in grado di garantire. Speriamo con l’arrivo del 2021 di poter rivedere la nostra decisione, nel frattempo continueremo a investire risorse importanti per adeguarci agli standard richiesti e a tutte le misure di prevenzione, in modo da trovarci pronti e operativi nel momento in cui si potrà ripartire”. 

 

 

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