Alle prime ore di sabato 14 ottobre è scattata l’esecuzione di una misura cautelare in carcere per un giovane., classe 2003, effettuata dai carabinieri di Saint-Vincent/Châtillon coadiuvati dai colleghi della compagnia di Novara. Il soggetto è Dorindo Andrea – che si era spostato a Novara, dove è stato rintracciato – ed è gravemente indiziato del reato di tentato omicidio ai danni di B. A., classe 1991, residente ad Aosta.
L’arresto è avvenuto su esecuzione di un’ordinanaza del G.I.P. del tribunale di Aosta, datata 13 ottobre 2023, mentre il tentato omicidio risale a circa un mese prima, domenica 10 settembre intorno alle 18:50.
L’arrestato avrebbe fatto parte di un gruppo di giovani verreziesi che, nel tardo pomeriggio dello scorso 10 settembre appunto, proprio a Verrès avrebbero aggredito con un coltello ed una mazza chiodata la vittima (B. A.) e un suo connazionale residenti nel capoluogo regionale. Gli aggrediti si erano recati a Verrès per chiedere spiegazioni ad gruppo di giovani del paese, tra cui un presunto aggressore del fratello di B. A. – quest’ultimo risultato poi la vittima del tentato omicidio – che la sera precedente era stato a sua volta aggredito con una bottigliata sul volto a Montjovet durante la festa dei coscritti.
I due provenienti da Aosta, tuttavia, non sarebbero riusciti ad iniziare il discorso con i ragazzi del gruppo di Verrès, in quanto intercettati nei pressi della rotatoria stradale di via Primo Maggio e lì assaliti con violenza e con l’uso di armi bianche. Proprio durante questa aggressione – del 10 settembre – B.A. è stato ferito.
Durante l’arresto del giovane i carabinieri hanno anche sequestrato un coltello con lama di 8 cm, un telefono cellulare rinvenuto nella sua casa di Verrès e un taser. In particolare, il taser e il suo utilizzo sarebbe oggetto di varie segnalazioni circa minacce e/o gravi aggressioni perorate da una banda di giovani, avvenute nei mesi scorsi in bassa Valle, le quali però non si sono risolte in denunce presso le autorità da parte delle vittime a causa del timore fondato di ritorsioni.
Le indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Aosta proseguono nei confronti di altri appartententi al gruppo, tutti sottoposti a perquisizioni personali e domiciliari – nella mattinata del 14 ottobre -, nonché foto-segnalati dai carabinieri della bassa Valle.
Giuseppe Manuel Cipollone