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TAC in ospedale alla gatta, quattro indagati dalla Procura

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di Redazione

La Procura di Aosta ha concluso le indagini sull’utilizzo della TAC dell’ospedale Parini per un esame diagnostico effettuato su una gatta ferita, di proprietà del radiologo dott. Gianluca Fanelli.

Fanelli sarebbe indagato per indebita destinazione di denaro o cose mobili, esercizio abusivo della professione veterinaria, truffa ai danni dello Stato (per timbrature non collegate a reale presenza in servizio) e interruzione di pubblico servizio. Con lui è coinvolto anche il Primario di Radiologia, Massimiliano Natrella, che si trova a rispondere degli stessi reati.

Insieme a loro, risultano indagate anche due tecniche di laboratorio: si tratta di Giulia Sammaritani che dovrà rispondere di indebita destinazione di risorse, esercizio abusivo della professione veterinaria e interruzione di pubblico servizio, mentre Denise Barone è indagata per la sola ipotesi di interruzione di pubblico servizio.

Secondo gli accertamenti dei Carabinieri del NAS di Aosta, la sera del 20 gennaio, durante l’esame TAC a cui è stata sottoposta la gatta, erano in due i pazienti in attesa al Pronto soccorso per l’esame radiologico. In una lettera il dott. Fanelli si era difeso, sostenendo di non aver sottratto in alcun modo l’utilizzo del macchinario durante necessità urgenti per esseri umani, nonché di essere disposto a rifondere il costo economico dell’accertamento all’Azienda sanitaria regionale.

La ricostruzione del dottore, datata 27 gennaio, viene contestata dagli inquirenti, che invece sostengono che i fatti si sarebbero tenuti tra il 20 e il 21 gennaio. La vicenda era emersa ad inizio di febbraio e aveva attirato l’attenzione dei media locali e nazionali, suscitando reazioni contrastanti nell’opinione pubblica. Oltre all’indagine della Procura, l’USL ha aperto un’istruttoria interna per eventuali provvedimenti disciplinari.

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