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Sulla sanità da destra a sinistra la minoranza si compatta. Chiesto un Consiglio Valle straordianario: “il piano del governo è un libro dei sogni”

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di Redazione

Sulla sanità la minoranza regionale si compatta da destra a sinistra: il piano regionale per la salute e il benessere sociale per l’oppozione è superato nei fatti e assolutamente poco concreto. Per questa ragione i rappresentanti delle minoranze – in particolare Andrea Manfrin per la Lega VdA, Erika Guichardaz per PCP, Mauro Baccega per Forza Italia e Claudio Restano per il gruppo misto – hanno cconvocato una conferenza stampa in cui hanno annunciato il deposito di una richiesta di una seduta straordinaria del Consiglio Valle.

Il piano regionale per la salute e il benessere sociale (PSBS) è un libro dei sogni già superato attaccano i quattro: approvata la bozza dalla giunta regionale nell’aprile 2022, guidata ancora da Erik Lavevaz, in Consiglio Valle non è mai arrivato il testo definitivo.

L’opposizione prova dunque a rivendicare margini di azione sul piano della sanità, che pare – a loro detta – andare su binario lento e al contempo in cui “la maggioranza va avanti a colpi di delibere senza un visione complessiva del futuro”. La richiesta di un Consiglio Valle straordinario verte sulla volontà dell’opposizione di discutere in modo più approfondito di una sanità che viene definita “in emergenza”.

La mozione chiede all’assessore competente, Carlo Marzi, di “predisporre una relazione di sintesi sulle iniziative indicate all’interno del Piano e a oggi già portate avanti dalle strutture competenti, nonché gli emendamenti elaborati o in fase di elaborazione per superare le varie criticità emerse dall’approvazione di questo Piano in giunta”.

“Quasi settimanalmente leggiamo sulle vostre testate situazioni che riguardano la sanità e non parlano certo di eccellenza”, attacca Claudio Restano (gruppo misto). “In questi mesi, è emerso che il Piano è irrealizzabile. Realizziamo strutture sul territorio, ma ci mancano professionisti della sanità: medici, infermieri, operatori sociosanitari e tecnici di tutti i settori. Vogliamo trasformare l’amministrazione regionale in un’impresa che costruisce immobili e poi li affida a cooperative esterne oppure vogliamo costruire un modello di sanità nostro, in base alle nostre peculiarità? Abbiamo un’azienda sanitaria unica, possiamo gestire la sanità in modo diverso”.

A rintuzzare Restano arriva anche il consigliere di Forza Italia, Mauro Baccega: “non ha senso assolutamente approvare un Piano del genere. Non si può più dire che c’è un problema di soldi in sanità, le risorse assegnate sono corpose, l’Usl ha chiuso l’anno con un avanzo di oltre un milione di euro. Questo Piano serve a capire cosa si farà e cosa no. Serve un confronto politico serio, che dovrà avvenire in Consiglio regionale, con maggiore approfondimento rispetto alla discussione di una mozione o di un’interpellanza”. I problemi sottolineati da Baccega sono vari, compresi quesiti sottoposti nei concorsi che non sarebbero attinenti ai temi della salute quanto piuttosto di natura amministrativa. Un controsenso – secondo l’azzurro – per concorsi che devono selezionare del personale sanitario.

“Il motivo scatenante della richiesta di Consiglio straordinario è la seduta della commissione di domani”, dice E.Guichardaz di Progetto Civico Progressista, dando ad intendere una sottesa volontà della maggioranza di far passare il piano sotto il naso. In chiusura Manfrin (Lega Vallée d’Aoste) ha spiegato come sia avvenuta la richiesta di Consiglio straordinario: “abbiamo scritto una mozione allegata, che riassume le richieste e le nostre proposte. Dati alla mano, si potranno fare le opportune valutazioni”.

Minoranza compatta, dunque, per dare battaglia sulla sanità, che prova con questa richiesta di Consiglio straordinario a puntare la lente dell’attenzione pubblica. Ora si attende la decisione del Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, se e quando convocare l’assise richiesta.