Prosegue l’impegno dell’USL nella riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, con i primi risultati positivi anche sul fronte delle visite ambulatoriali. Questo è quanto dichiara l’Azienda sanitaria regionale che, a tal proposito, diffonde gli ultimi dati a disposizione: nel 2024 il 70% delle prestazioni ambulatoriali legate ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) è stato erogato nei tempi previsti, da febbraio 2025 si registrano ulteriori miglioramenti.
L’analisi condotta tra il 5 febbraio e il 7 marzo evidenzia una netta riduzione delle cosiddette “liste di galleggiamento”, ovvero quelle che raccolgono i pazienti in attesa di prenotazione: si è passati dal 22% al 7%, riducendo il numero di persone in attesa da 2.000 a meno di 200. Contestualmente, sono diminuiti i tempi di attesa per diverse prestazioni, tra cui:
- Visita dermatologica: -11 giorni
- Visita cardiologica: -12 giorni
- TAC: -18 giorni
- Radiografia: -7 giorni
- Visita andrologica: -14 giorni
- Chirurgia vascolare: -6 giorni
- Ortopedia: -14 giorni
Nonostante i progressi, persistono criticità per alcune specialità, tra cui la visita neurologica, la colonscopia totale e l’esofagogastroduodenoscopia, oltre ad alcuni esami di risonanza magnetica.
Il Direttore Generale dell’USL, Massimo Uberti, ha voluto commentare: “nel primo semestre di quest’anno ci aspettiamo ulteriori miglioramenti nelle liste di attesa ambulatoriali. Questi dati di febbraio e marzo sono incoraggianti, anche se non risolvono ancora tutte le criticità. L’obiettivo per il 2025 è arrivare alla seconda metà dell’anno con tempi d’attesa più contenuti e più prestazioni stabilmente negli standard”“
Sottolineando la complessità del problema, Uberti ha anche aggiunto: “quando la questione di fondo è la carenza di personale sanitario, la priorità deve essere garantire le emergenze e l’assistenza ospedaliera. Per questo motivo, solo ora possiamo concentrarci sulle visite ambulatoriali“.
L’USL sostiene inoltre di star potenziando la collaborazione con le strutture private convenzionate, che per la prima volta hanno fornito una programmazione annuale puntuale, permettendo di ridurre le liste d’attesa.
L’Assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato: “le liste d’attesa sono un problema di lunga data, aggravato dalla mancanza di professionisti nel pubblico e nel privato. Per questo è essenziale il contributo delle strutture private convenzionate. A dicembre abbiamo adeguato il tariffario regionale per le visite mediche private, per ampliare le possibilità di accesso alle prestazioni e ridurre i tempi“.
“Le risposte rapide servono per la comunicazione – ha concluso Marzi – non per risolvere problemi strutturali. Le liste d’attesa sono una malattia interna del sistema sanitario pubblico, che si affronta con equilibrio e ascoltando tutte le parti coinvolte. Questo è il metodo che stiamo seguendo e intendiamo portare avanti“.