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Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano in Valle d’Aosta le Giornate FAI di Primavera

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di Redazione

Tornano in Valle d’Aosta le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. 

In tutta Italia 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e gruppi FAI attivi in tutte le regioni. 

Le Giornate FAI di Primavera si confermano, nella loro trentaduesima edizione, uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. 

Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro storia intrecciata con la natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perché appartiene a tutti.  

Alcune delle aperture più interessanti in Valle d’Aosta

Aosta, Seminario vescovile: il quartiere ecclesiastico

Situato in una posizione di prestigio nel tessuto urbano dell’antica Aosta romana, il Seminario maggiore ha rappresentato per secoli uno dei centri attorno ai quali gravitava la vita spirituale, e non solo, della città. Il complesso nacque per iniziativa del Vescovo di Aosta Monsignor De Salle, che nel 1773 diede vita all’attuale seminario sul sito dell’antico Priorato di Saint-Jacquême e dell’annessa chiesa a cui appartiene la torre attualmente integrata nel corpo dell’edificio principale. 

Durante la visita organizzata per le Giornate FAI sarà possibile scoprire le bellezze nascoste della Biblioteca e ammirare la facciata del seminario che, restaurata nel 2021, è tornata ad arricchire il centro di Aosta. L’intervento di restauro ha riportato in luce l’intera facciata che non solo si era scolorita, ma presentava segni di deterioramento e numerosi distacchi di pezzi del cornicione e di alcuni frammenti degli stucchi decorativi.

Il Sito archeologico di Saint-Vincent e Chiesa

Il ritrovamento del ‘sito archeologico’ di Saint Vincent risale al 10 gennaio 1968, in seguito allo scoppio di una bomba posta in una finestrella dell’abside da uno squilibrato. La Soprintendenza alle Belle arti di Aosta intervenne per riparare i danni e nel corso dei lavori – durati dal 1968 al 1972 – si scoprirono tracce di affreschi nel presbiterio e di mura antichissime sotto il pavimento della chiesa, che vennero lette come testimonianza di una continuità di occupazione di questo spazio a partire dalle prime frequentazioni risalenti alla fine dell’età del bronzo/età del ferro fino al II-III-IV secolo d.C. 

I visitatori durante le Giornate FAI potranno scoprire le stratificazioni delle varie epoche che hanno segnato e che caratterizzano tutt’oggi il sito archeologico e la Chiesa di Saint-Vincent. Infatti, già in epoca romana (II – IV secolo d.C.) si riscontrano vari nuclei di strutture con funzione termale. Dal V secolo d.C. l’area fu occupata da sepolture orientate in senso est-ovest, tipiche della prima cristianità. La loro presenza sembra aver determinato la nascita di un primo edificio a carattere funerario, seguito da ulteriori fasi di sepolture nei secoli VII e VIII che precedono l’impianto della chiesa romanica.

Per scoprire l’elenco completo dei luoghi e le modalità di partecipazione è possibile consultare il sito al link www.giornatefai.it. Si raccomanda di controllare sul sito i giorni e gli orari di apertura prima della visita e se è necessaria la prenotazione. Verificare sul sito anche eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse.

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