Durante la seduta del Consiglio regionale odierna, Il Consigliere regionale Chiara Minelli ha sollevato con un’interrogazione a risposta immediata il tema arroventato del rinnovo dei vertici amministrativi di CVA.
Secondo Minelli saremmo di nuovo ad una mancanza di trasparenza da parte della maggioranza, che sta supervisionando il processo di selezione dei candidati senza informare le opposizioni. “(…) dagli organi di informazione apprendiamo che l’elenco dei nominativi pervenuti a Finaosta è stato trasmesso ai 19 Consiglieri regionali di maggioranza e che il 26 maggio si è svolta una riunione politica, presumibilmente per esaminare le candidature. Sulla base di quale norma o criterio l’Amministrazione regionale ha ritenuto di inviare questo elenco ai Consiglieri di maggioranza, escludendo da qualsiasi interlocuzione quelli dell’opposizione?”, domanda sarcastico l’esponente di Rete Civica.
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha però nuovamente difeso l’operato del Governo, senza perdere l’occasione di una stilettata: “gi uffici stanno esaminando le candidature per il rinnovo degli organi societari di CVA e solo al termine di queste verifiche il Governo regionale – al quale è demandato l’onere di nomina – individuerà i candidati, assumendo le determinazioni conseguenti ad un confronto di maggioranza. A tal fine, si è dunque condiviso un elenco dei nominativi dei candidati con i membri di maggioranza. Questo evidenziato, è tuttavia quasi sorprendente come, sebbene ormai a fine Legislatura, non si abbia ancora metabolizzato la differenza tra appartenere alla maggioranza o all’opposizione”.
Una replica ovviamente rigettata dalla Minelli, che ha definito la risposta non accettabile: “anche se eletto da una maggioranza, come Presidente rappresenta tutti ed è suo compito interloquire con le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, a maggior ragione in questo caso in cui si tratta di procedere alle nomine di vertici di una Società su cui c’è pure un approfondimento in corso. È inutile nascondersi che sull’operato del Cd’A e anche sul Collegio sindacale, negli ultimi tre anni, sono state espresse delle perplessità, quando non delle esplicite critiche: sarebbe quindi opportuno che se intendete acquisire un parere sulle nomine lo facciate con il Consiglio, così come è ovvio, poi che siete liberi come Giunta di designare chi meglio credete”.
Il confronto ha evidenziato ancora una volta la forte tensione in merito alla gestione della più importante partecipata regionale, tensione che non accenna a placarsi ed anzi è destinata ad acuirsi nel periodo di campagna elettorale alle porte.