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Riforma elettorale, Zucchi (Fd’I) ribadisce: “pronti al referendum confermativo”

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di Redazione

La riforma elettorale di minima partorita a 18, non accontenta Fratelli d’Italia Valle d’Aosta che fin dal primo momento aveva annunciato una propria preferenza verso una forma che desse maggiore centralità al candidato Presidente. Per questa ragione, Fd’I tira dritto e continua la sua marcia verso la richiesta del referendum.

“La maggioranza regionale aveva inserito nel suo programma elettorale del 2020 l’impegno di realizzare nella legislatura, una riforma elettorale il più possibile condivisa per garantire stabilità governativa dopo i continui ribaltoni che hanno caratterizzato il recente passato”: una promessa ampiamente disattesa per Fd’I, che descrivere come “imbarazzante” per proposta in arrivo in Consiglio regionale.

“(…) Noi consideriamo da sempre imprescindibile (…) l’elezione diretta in un sistema elettorale che preveda che la lista o la coalizione che prenda un voto in più sulla base di un programma, abbia il diritto e il dovere attribuito dai cittadini di governare 5 anni con la conseguenza che se il Presidente così eletto dovesse essere nel frattempo sfiduciato od impedito si ritorni a dare la parola agli elettori”, ribadisce il partito di Giogia Meloni.

In coerenza a quanto sopra espresso, Fd’I nell’oggettiva attuale impossibilità di giungere ad una seria modifica di una legge elettorale basata sui sopracitati principi, conferma un formale impegno con gli elettori valdostani a realizzare nei primi 100 giorni della prossima legislatura una vera riforma in questo senso. (…) nonché confermiamo (…) il referendum confermativo la cui formalizzazione dovrà essere valutata a seguito del voto espresso domani in aula, previo conseguente controllo dei tempi e dei modi certi di effettuazione dello stesso”, conclude la nota a firma del Coordinatore regionale Alberto Zucchi.

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